La proposta, lungamente discussa e ora finalmente approvata, include diverse disposizioni significative. Tra queste, l’istituzione della Giornata del Rispetto il 20 gennaio di ogni anno. Questa giornata simbolica sarà dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza psicologica e fisica, nonché contro ogni forma di discriminazione e prevaricazione. La scelta di questa data non è casuale, poiché coincide con il compleanno di Willy Monteiro Duarte, il giovane tragicamente ucciso a Colleferro.
Bullismo: una nuova rete di prevenzione composta da scuole e famiglie
Il nuovo testo di legge si concentra principalmente sulle misure preventive anziché su quelle punitive, con particolare attenzione al contesto scolastico. Si prevede, infatti, l’istituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero dell’Istruzione entro 30 giorni dalla promulgazione della legge. Questo tavolo sarà responsabile della redazione di un piano d’azione mirato al contrasto al bullismo e al cyberbullismo, includendo linee guida che ogni istituto scolastico dovrà adottare tramite un proprio codice interno.
Le scuole dovranno istituire un tavolo di monitoraggio composto da rappresentanti degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore. Attraverso accordi regionali, potranno anche richiedere servizi di sostegno psicologico agli studenti, per favorire l’inclusione e la partecipazione sociale degli stessi.
All’interno di questo piano d’azione, sono previste campagne informative e di sensibilizzazione per diffondere la conoscenza dei metodi di controllo parentale. I dirigenti scolastici che vengono a conoscenza di episodi di bullismo, se non configurano reato, sono tenuti a informare le famiglie coinvolte e a promuovere iniziative educative nei confronti dei minori. Nei casi più gravi o di condotte reiterate, sono tenuti a segnalare alle autorità competenti per eventuali percorsi riabilitativi.
Cosa si intende per bullismo?
La legge riscrive la normativa esistente sulle misure per i minori che presentano “manifeste prove di irregolarità della condotta o del carattere“, includendo esplicitamente i casi di condotte aggressive, anche online. La legge prevede inoltre che il tribunale dei minori verifichi la possibilità di percorsi di mediazione o di progetti rieducativi sotto il controllo dei servizi sociali.
Una definizione precisa di bullismo è stata anch’essa inclusa nella legge, identificandolo come “aggressione o molestia reiterate, da parte di un singolo o di un gruppo di persone, contro un minore o un gruppo di minori“. Azioni che provocano sentimenti di ansia, timore, isolamento o emarginazione attraverso atti e comportamenti violenti, pressioni psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni.
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