La ricerca sull’Intelligenza Artificiale ha raggiunto un nuovo successo: l’IA potrebbe essere in grado di aiutare il legislatore nella formulazione delle leggi in Parlamento. Questo è reso possibile dalle capacità predittive e di l’analisi su larga scala che l’IA è in grado di svolgere. Sarà presentato domani alla Camera il rapporto di un gruppo di lavoro di Montecitorio che esporrà quali sono le opportunità in questione: si apre una nuova strada per poter trarre il meglio da questa nuova e sconosciuta tecnologia.
L’Intelligenza Artificiale in aiuto al Parlamento
Nell’ambito della ricerca sull’Intelligenza Artificiale, il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione di Montecitorio ha introdotto l’ipotesi di fare in modo che l’IA supporti la creazione delle leggi in Parlmento. In che modo? Attraverso l’utilizzo di capacità predittive, analisi degli atti e chatbot, proprie dell’IA. Il Rapporto del Comitato, che espone le opportunità di affiancare l’IA al legislatore, verrà presentato domani alla Camera.
Nel concreto l’obiettivo del gruppo di lavoro che presenterà il Rapporto alla Camera è quello di mettere in luce l’utilità dell’IA, mantenendo alla base di essa l’attività umana. Infatti l’IA assumerebbe una funzione di supporto al legislatore, in termini di analisi di grandi quantità di documenti, di identificazione di informazioni utili al processo legislativo e molto altro.
“Le tecniche di IA consentono ai decisori di simulare varie situazioni ipotetiche: analisi predittive che possono aiutare i decisori ad anticipare tendenze future e identificare i rischi possibili” si legge nel Rapporto che Il Tempo ha avuto modo di visionare. L’obiettivo del Rapporto è quello di chiamare alle armi quanti più sviluppatori che possano presentare possibili progetti sul tema.
In realtà, seppur in minima parte, l’IA è utilizzata dal Senato ma il suo ruolo è molto limitato: classifica e traduce un enorme quantità di atti, supportando l’attività amministrativa della pubblica amministrazione. Ad oggi, solo 1 parlamentare su 10 in tutto il mondo gode del supporto dell’IA. Le esperienze più significative in questo senso sono state messe in atto da paesi quali gli USA, il Giappone, il Brasile, il Sudafrica, l’Estonia e l’Olanda.