Dal Partito Democratico lo chiamano schema Taruffi. Il nome lo prende dal responsabile dell’Organizzazione del partito, Igor Taruffi al quale la segretaria Elly Schlein ha affidato la preparazione delle liste per le europee di giugno e l’individuazione dei capilista.
Uno schema che si traduce con due parole: più a sinistra e più candidature esterne. Il piano della leader dei dem seguirebbe una spinta decisiva a candidare nel Nord Ovest Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency. Certo è che Taruffi ha una notevole influenza sulla partita delle candidature: il responsabile Organizzazione del Partito democratico ha 44 anni e dalla Schlein ha ereditato il ruolo di assessore regionale in Emilia-Romagna nella giunta di Bonaccini.
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Europee: lo schema Taruffi
Ci sono ben 75 nomi da definire per riempire la lista della Schlein alle europee. L’intenzione è infatti di sondare i territori: dai sindaci agli assessori, fino a passare per gli ex militanti. A tenere banco c’è ancora la possibile candidatura della stessa segretaria del partito. Di fatto, la convinzione di una parte dell’entourage della Schlein è certa che sia lei l’unica e sola a poter contrastare la premier Giorgia Meloni.
Gli eurodeputati fremono per l’ipotesi che la segretaria del Pd sia in cima alle liste. Le donne temono di restare schiacciate dal meccanismo della preferenza di genere, il quale impone che ad ogni uomo si debba alternare una donna. L’ipotesi che più circola tra i dem è che la Schlein si piazzi come capolista al Centro e alle Isole, Stefano Bonaccini per il Nord-Est e due al mondo civico.
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