Europee, Mattarella esorta al voto: “All’UE servono nuove riforme”

Mattarella richiama l'attenzione sulla necessità di una partecipazione elettorale attiva alle elezioni europee, tracciando un percorso per riforme cruciali al benessere del futuro dell’UE

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In un periodo storico di significative sfide geopolitiche, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato nuove dichiarazioni sull’imminente appuntamento elettorale europeo, esortando i circa 400 milioni di cittadini dell’UE a un’ampia partecipazione al voto. Descrivendo le elezioni come “un grande esercizio di democrazia“, il Presidente ha enfatizzato la cruciale opportunità per i cittadini di influenzare il futuro dell’Unione.

Mattarella: una politica di difesa è prioritaria

Mattarella ha delineato anche la necessità di adottare riforme coraggiose per aumentare l’influenza e la capacità competitiva dell’UE a livello globale. Ha specificamente sottolineato l’importanza di riformare le modalità del processo decisionale dell’Unione Europea per rispondere più efficacemente alle minacce attuali, tra cui in particolare la guerra in Ucraina. La posizione di alcuni paesi europei in relazione al conflitto ha evidenziato, secondo il Presidente, il valore delle decisioni tempestive e delle scelte strategiche passate.

Tra le riforme urgenti, Mattarella ha menzionato il rafforzamento della difesa comune per sostenere il ruolo dell’UE all’interno della NATO. In un’epoca in cui la sicurezza collettiva è più minacciata che mai, una politica di difesa integrata e robusta diventa essenziale per la stabilità e la sicurezza a lungo termine dell’Europa. “La condizione di alcuni paesi al confine con la terribile guerra provocata dall’aggressione russa all’Ucraina sarebbe ben diversa se non fossero saldamente parte dell’Ue” afferma il Presidente, “Qui si coglie il valore delle scelte fatte a tempo debito, fatte tempestivamente, perché la storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute e poi sono i popoli a pagarlo, in seguito, a caro prezzo“.

Mattarella ha anche parlato della necessità di rivedere il sistema finanziario dell’Unione, un fattore critico per la resilienza economica complessiva. Il rischio evidenziato dal Presidente, è che, allo stato attuale, esso non possa sostenere le pressioni continue cui viene sottoposto senza rischi significativi di crolli o crisi che potrebbero danneggiare le singole economie nazionali: “Il sistema finanziario dell’Unione Europea è monco, va completato. Un sistema non completo non può reggere a lungo, altrimenti crolla. Si dissolve travolgendo anche l’economia dei paesi membri”.

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