Il prossimo presidente della Commissione europea sarà nominato dal Consiglio dell’Ue a seguito della conclusione dello scrutinio dei voti delle elezioni. Il riserbo sul nome dell’eletto è massimo ma vi sono figure che già da settimane hanno espresso la loro volontà di ricoprire la carica. In primis la presidente uscente Ursula Von der Leyen, del Partito popolare europeo, che si è detta pronta ad intraprendere un nuovo mandato.
Sostenuta dai partiti che fanno parte del Ppe, la presidente tedesca è ostacolata sia dai leader di destra che quelli di sinistra, che non la ritengono il nome giusto per guidare l’Ue per i prossimi cinque anni. In questa situazione di incertezza si è fatto strada il nome di Mario Draghi, che lo scorso aprile a La Hulpe, conferenza di alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali, ha dato uno scossone all’Unione europea, presentando quelli che dal suo punto di vista sono i tasselli fondamentali che l’Ue deve seguire per riformare la propria economia.
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Non è chiaro ad oggi chi potrà essere il prossimo presidente e l’istituto di ricerca Polling Europe ha deciso di sondare i gradimenti della popolazione. Tra Draghi e Von der Leyen, i cittadini europei over 18 hanno preferito l’ex presidente della Bce (49%) rispetto alla presidente uscente (47%). Due punti percentuali che però, nel caso in cui a votare fossero i cittadini, farebbero la differenza. “Gli europei vogliono Draghi alla guida dell’Ue e qui Forza Italia, Lega e M5S lo hanno mandato a casa per invidie e calcoli elettorali” ha commentato Carlo Calenda su X, per poi concludere: “Cerchiamo di rimediare a questo scempio“.
Le percentuali di gradimento di Draghi e Von der Leyen
Il sondaggio ha mostrato percentuali piuttosto alte a favore di Mario Draghi soprattutto in Italia, dove l’ex presidente della Banca Centrale Europea ha ottenuto il 68% dei consensi e nell’Europa del Sud con una media del 59% di consensi. Von der Leyen è invece favorita in Germania (45%), Spagna (56%), Europa del Nord (54%) ed Europa centrale e dell’Est. Invece in Francia, nessuno dei due possibili leader sembra apprezzato: l’ex premier si attesta su un 33% e Von der Leyen sul 29%.
Invece per quanto riguarda i consensi all’interno degli stessi partiti, Von der Leyen è ovviamente sostenuta dal Ppe (70%) e tra i Verdi (55%), mentre Draghi conquista per un punto i liberali (59%), è preferito tra gli esponenti di Identità e Democrazia (41%) e i conservatori di Ecr (55%). I socialisti invece si dividono esattamente a metà tra chi preferisce l’economista e chi l’attuale presidente.
Tajani: “Draghi è il candidato dei giornali“
Il dibattito sulla possibilità che Mario Draghi sia il prossimo presidente della Commissione europea ha interessato particolarmente l’Italia. Calenda, leader di Azione, si è detto soddisfatto del risultato mostrato dal sondaggio di Polling Europe ed ha voluto ribadire: “Penso che Draghi debba essere il presidente della Commissione perché è il personaggio più autorevole di Europa“.
Della stessa opinione si è mostrato anche Matteo Renzi, leader di Iv: “Temo Ursula Von der Leyen, ma spero in Mario Draghi“. Sull’ipotesi di Tajani alla guida della Commissione Renzi si dice “felice da italiano” ma ritiene che “sinceramente non sia al livello di Draghi“, per poi aggiungere: “È vero che talvolta per questi lavori europei una certa mediocrità aiuta, ma immaginare Tajani meglio di Draghi significa avere una fervida fantasia“.
Lo stesso Antonio Tajani ha voluto dire la sua sulla questione, innanzitutto spegnendo le voci su una sua possibile nomina a presidente e poi sottolineando che “Draghi non è candidato, è stato candidato solo dai giornali“. Il ministro degli Esteri ha comunque evidenziato come dal suo punto di vista Draghi sia “una eccellente personalità” e che però “il presidente della Commissione è una figura politica. Mario Draghi chi lo indica?“.
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