A Palazzo Madama si è svolta la discussione generale sul disegno di legge Nordio. Il testo della riforma della giustizia che, secondo il ministro, sarà improntato ai valori del liberalismo e del garantismo giuridico. Un ddl che per i 5 Stelle, Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra non passa sotto banco presentando in Aula pregiudiziali di incostituzionalità.
La riforma Nordio prevede diversi interventi su molteplici fronti: l’inappellabilità delle sentenze di primo grado da parte del pm, il gip collegiale, l’interrogatorio di garanzia prima delle misure di custodia cautelare in carcere, l’abolizione dell’abuso d’ufficio e la riassetto del reato di traffico d’influenze.
Ddl Nordio: la posizione del M5S, Pd e Alleanza Verdi Sinistra
L’istruttoria del ddl Nordio ha impegnato la Corte di Giustizia di Palazzo Madama in un lungo ciclo di audizioni. Per il Movimento 5 Stelle è intervenuto il senatore Roberto Scarpinato che ha affermato: “Il disegno di legge viola palesemente un elevato numero di articoli della Costituzione. In particolare la norma che, cancellando il reato di abuso d’ufficio, legalizza lo sfruttamento ai fini clientelari e nepotistici del potere pubblico, normalizzando il conflitto di interessi“. Per i pentastellati la norma proverebbe il pubblico ministero del potere di appellarsi alle sentenze di proscioglimento violando il principio di uguaglianza e ragionevolezza.
Parole dure arrivano anche dal Partito Democratico con Alfredo Bazoli che definisce la riforma sulla Giustizia come “sbagliata e pericolosa”: “Un testo che viola la Costituzione“. La posizione dei dem è singolare: il gruppo parlamentare ha deciso di seguire le orme del leader 5 Stelle, Giuseppe Conte, scontrandosi duramente contro le istanze delle amministrazioni locali, i quali sono favorevoli all’abolizione del reato.
Ddl Nordio, Forza Italia: “Tutela onorabilità dei cittadini”
Immediato l’intervento del senatore Forza Italia, Pierantonio Zanettin in Aula per la discussione generale del ddl Nordio: “Nel testo sono stati inseriti due importanti emendamenti. Il primo riguarda l’esclusione dei brogliacci dalle informative dei procuratori aventi per oggetto intercettazioni. Una norma che tutela il buon nome e l’onorabilità dei cittadini estranei alle impugnazioni“.