Sale la tensione alla Camera in commissione Affari Sociali sul voto del mandato al relato per l’istituzione della commissione d’inchiesta sul Covid. Una bagarre in piena regola: il voto era stato stoppato dalla maggioranza per un risultato non gradito al centrodestra con 11 a 11. Successivamente il voto è stato ripetuto e il documento è stato approvato.
La commissione Affari sociali è presieduta dall’ex governatore della Sardegna Ugo Cappellacci di Forza Italia, ma a coordinare i lavori era il vice Luciano Ciocchetti di Fratelli d’Italia. Da quel momento le opposizioni hanno abbandonato i lavori per protesta.
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Covid: la polemica dall’opposizione
“Quanto accaduto in commissione Affari Sociali sull’istituzione della commissione Covid è di una gravita inaudita” affermano Matteo Ricchetti e Elena Bonetti di Azione-Per-Renew. Il Messaggero riporta lo sconcerto degli onorevoli: “La ripetizione di un voto con risultato sfavorevole alla maggioranza è un precedente inaccettabile“, dichiarano. Le accuse chiamano in causa il presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Dal M5s, parlano Carmen Di Lauro, Andrea Quartini, Marianna Ricciardi e Gilda Sportiello: “La bocciatura era stata un duro colpo alle aspirazioni del centrodestra di mettere in piedi questa vergognosa caccia alle streghe nei confronti di chi ha condotto il Paese attraverso la pandemia”. Quartini a Il Fatto: “Ci siamo trovati a votare il mandato al relatore e la maggioranza si è trovata in minoranza: non sono riusciti ad avere la maggioranza e dopo 40 minuti ci ripropongono di votare? Non si può fare dal punto di vista procedurale”.
Covid: la replica del centrodestra
Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio Tommaso Foti rassicura tutti : “Sul regolamento è prevista la controprova sul voto e poi il fatto non sussiste perché si può comunque andare in Aula senza il mandato al relatore“. Una versione confermata anche da Ciocchetti: “C’è la possibilità di fare la controprova, come hanno chiesto loro tante volte di fare dall’opposizione, tra l’altro in diversi erano in piedi che dovevano andare in commissione”.
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