“Rimaniamo iper garantisti, ma ormai è un tema di opportunità e convenienza politica: se non lo lasciamo noi ci porta a fondo lui“, così alcune fonti della Lega hanno cercato di smarcarsi dal caso Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. L’innocenza di Toti è garantita dall’assenza di un verdetto, eppure i dubbi rimangono. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha quindi esortato la Procura a chiudere il caso il prima possibile.
“È giusto che le inchieste facciano il loro corso, ma spero che lo facciano in fretta, perché la cosa che non può sopportare per un genovese e un pugliese è non avere certezze sui suoi amministratori“, così Salvini ha spiegato la necessità, non solo civica, di una velocizzazione del processo. “Ci sono novemila pagine di indagine, leggerle è complesso – ha continuato il ministro – Mi spiace però che i magistrati se la prendano comoda. Poi chiunque sbaglia, paga“.
Le preoccupazioni maggiori del Carroccio riguardano le nuove costruzioni al porto di Genova, finito al centro dell’inchiesta su Toti a causa di una serie di finanziamenti e rinnovi illeciti. “L’importante è che non blocchino tutti i cantieri per un’inchiesta, in Liguria come in Puglia. Perché quelle dighe, quei porti, quelle ferrovie servono ai cittadini, non ai politici“, così ha concluso Salvini, facendo ovviamente riferimento alla costruzione della nuova diga foranea nel porto di Genova, il cui inizio dei lavori è previsto per il 24 maggio.
Caso Toti, i rischi per la diga Foranea
Se il governatore Giovanni Toti, insieme ad altri 30 nomi, non fosse finito nel registro degli indagati della Procura di Genova, il 24 maggio sarebbe stato un gran giorno di festa. Il primo passo di una delle più grandi opere realizzate grazie ai fondi del Pnrr sarebbe stato realizzato davanti ad una folla, magari alla presenza di Salvini stesso, per celebrare un immenso successo del centro destra.
L’inchiesta però ha rovinato tutto ed ora anche il progetto della diga foranea sembra a rischio. “Se ci sono degli atti in autorità portuale non legittimi, il rischio vero è che ciò comprometta alcune cantierizzazioni” ha spiegato il numero due del Ministero dei trasporti, Edoardo Rixi, in un convegno sulla portualità. La paura, quindi, è che il progetto della diga venga bloccato, in attesa che il processo contro Toti prosegua. Un rallentamento che la Lega non può permettersi e che quindi dovrà cercare di evitare a tutti costi, compreso quello di “abbandonare” Toti.
Per questo, e anche perché in ballo ci sarebbero 1,3 miliardi di euro, “il Mit manderà anche una commissione ispettiva, è necessario avere un indirizzo molto chiaro. Una cosa che va verificata subito“. Così Rixi ha annunciato l’arrivo degli ispettori di Matteo Salvini, a cui spetterà il compito di difendere le nuove opere infrastrutturali previste nella Regione.
Il nodo dell’interrogatorio di Toti
A far discutere il centrodestra c’è anche un altro punto: la mancanza della testimonianza di Giovanni Toti. Anche in questo caso, il fine sarebbe quello di velocizzare le indagini così da poter mettere la parola fine a questa storia. Nulla, però, si è rivelato semplice, come dimostrano le dichiarazioni della magistratura in relazione alle richieste del centrodestra.
Il procuratore capo di Genova, Nicola Piacente, ha chiarito che in questa fase delle indagini non è previsto un interrogatorio per l’indagato, poiché quello di garanzia è già stato effettato e il governatore ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Quindi, l’unico passo in avanti che si potrebbe compiere è totalmente in capo al governatore, che può “presentare una memoria o rilasciare dichiarazioni spontanee durante il riesame“. La Procura, infatti, è obbligata ad interrogare l’indagato solo “nella fase di chiusura delle indagini“, che nel caso Toti sembra ancora molto lontana.
Una brutta notizia per il centrodestra, che ora vede il caso Toti pericolosamente vicino alle elezioni Europee. La speranza per i leghisti, comunque, è che Giovanni Toti venga assolto da tutte le accuse ma, nel caso in cui questo non avvenga, la speranza ancora maggiore è che la Lega non sprofondi insieme all’amministratore ligure.