Calenda cambia strategia e apre al campo largo: “Mai più da soli”

Dopo il successo della campagna elettorale di PD e M5S alle regionali di Sardegna, Calenda decide di cambiare strategia e saltare sul carro del vincitore, partecipando al campo largo

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Dopo le recenti elezioni regionali in Sardegna e il ribaltamento dei pronostici che vedevano favorito il candidato del centrodestra Paolo Truzzu, Carlo Calenda, leader di Azione, ha tratto una lezione importante: l’unione fa la forza. Come nella favola dei tre porcellini, Calenda ha capito che unire le forze è fondamentale per ottenere risultati migliori. Per questo motivo, ha manifestato la sua apertura al dialogo con l’ex Premier Giuseppe Conte, indicando una potenziale convergenza all’interno di una più ampia coalizione nota come “campo largo”.

Il dilemma di Calenda

In un’intervista rilasciata all’Huffington Post, Calenda ha riflettuto sulle sfide incontrate nel presentarsi alle elezioni regionali come forza politica autonoma. Ha citato le esperienze in Sardegna e Lombardia con la candidatura di Letizia Moratti. Pur riconoscendo risultati accettabili (8% in Sardegna e 10% in Lombardia), ha evidenziato la difficoltà per un candidato terzo di emergere all’ombra del centrodestra e del PD-M5S. Calenda si è reso conto della necessità di costruire coalizioni capaci di rendere competitivo il suo partito, come dimostrato dalla sua presenza in Abruzzo, dove si è schierato con Schlein e Fratoianni.

Conte e Calenda contro Salvini
Giuseppe Conte (M5S) e Carlo Calenda (Azione)

L’inevitabile dialogo con Conte

L’idea di un dialogo con Giuseppe Conte, nonostante i dissidi passati, sembra ormai inevitabile, specialmente in vista delle elezioni europee. Calenda ha però chiarito di non essere intenzionato ad accettare qualsiasi tipo di compromesso per collaborare con il Movimento 5 Stelle. La sua posizione è comunque più morbida rispetto alle precedenti dichiarazioni in cui affermava che non si sarebbe mai alleato con Conte: “Noi non facciamo un’alleanza con il M5S perché riteniamo che quel modo di fare politica sia molto lontano da ciò che serve al paese”.

Le reazioni di Schlein e Renzi

La disponibilità al dialogo di Calenda ha suscitato un’accoglienza positiva. Elly Schlein del PD l’ha definita una notizia incoraggiante durante un’intervista a Tagadà su La7. “Siamo più forti perché siamo d’accordo sulle idee”, ha affermato le leader dem, sottolineando l’importanza di concentrarsi sulle questioni comuni anziché sulla spartizione delle poltrone, criticando implicitamente il modus operandi dell’attuale governo.

ildifforme renzi calenda
Carlo Calenda (Azione) e Matteo Renzi (Italia Viva)

Matteo Renzi, pur facendo un ragionamento simile a quello di Calenda, è arrivato a conclusioni opposte. Si è dimostrato più cauto nelle sue considerazioni, evidenziando la vittoria dell’alleanza PD-5Stelle in Sardegna come un rinforzo dell’asse tra le due forze politiche. Renzi suggerisce che questa dinamica potrebbe creare un favorevole spazio politico al centro, contrapponendosi sia alla destra estrema che all’orientamento “populista” del Movimento 5 Stelle.

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