Bonaccini annuncia le dimissioni: “Grazie Emilia-Romagna, è stato un onore servirti”

Stefano Bonaccini tra circa due settimane non sarà più Presidente della Regione Emilia Romagna. La sua decisione deriva dalle elezioni europee, che lo hanno incoronato eurodeputato

Redazione
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Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, ha annunciato le sue dimissioni in vista del suo trasferimento in Europa, in quanto eletto eurodeputato nelle scorse elezioni dell’8 e 9 giugno. “Mi dimetterò esattamente dopo il G7, perché credo sia un grande privilegio, e anche una grande necessità, esserci e dare il saluto per un evento, e di questo ringrazio il governo italiano, che permette a questa terra e al tecnopolo di Bologna, di proiettarsi nel mondo” ha dichiarato il Presidente del Pd all’Assemblea legislativa regionale. Il G7 Scienza e tecnologia si terrà dal 9 all’11 luglio al Tecnopolo di Bologna, giornate a cui seguiranno quindi le dimissioni del governatore.

Bonaccini ha poi sostenuto che quelli passati sono stati “dieci anni complicati” e che è dispiaciuto di “aver sentito dire alle opposizioni che sono scappato: io ci sono sempre stato e sempre ci sarò“. Bonaccini ha concluso il suo intervento dichiarando: “Grazie Emilia-Romagna, è stato un onore servirti“. Durante il suo mandato, il presidente del Pd ha dovuto affrontare ingenti tragedie, quali la pandemia da Covid-19, l’alluvione dell’Emilia Romagna e la ricostruzione dal terremoto. Eventi che secondo Bonaccini, la Regione ha superato con coraggio, uscendone “più forte di prima“.

Bonaccini: “In Europa mai con la destra di Salvini e Meloni

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, parlando di ciò che accadrà nell’Unione europea ha dichiarato di sostenere le nomine presentate ieri: “Molto bene, perché definisce un perimetro di maggioranza che prosegue tra Popolari, socialisti, liberali. Mi auguro si possa aprire anche agli ambientalisti“. Bonaccini ha poi però aggiunto perentorio: “Di certo noi avevamo detto ‘mai con la destra estrema‘, a cui afferiscono sia Salvini che Meloni“.

Bonaccini ha poi voluto sottolineare che le alleanze europee sono state scelte dagli stessi partiti di destra, che hanno quindi deciso di allearsi con “i nostalgici del franchismo di Vox“, nel caso di Meloni. e con “l’estrema di Afd” nel caso di Salvini. L’intesa raggiunta da Popolari, Liberali e Socialisti è quindi secondo il governatore un primo buon segnale“, a cui però seguiranno le decisioni che dovranno essere prese nelle prossime settimane.

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