L’intesa sull’eredità di Silvio Berlusconi è stata raggiunta l’11 settembre ed ora scatta l’esecuzione formale per le ultime volontà del Cavaliere.
Secondo quanto scrive Il Corriere dell Sera , in settimana i fratelli hanno preparato la provvista, sottraendola dal patrimonio ereditario, per adempiere ai lasciti richiesti dal padre: 100 milioni alla compagna Marta Fascina, 100 al fratello Paolo e 30 a Marcello Dell’Utri.
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Berlusconi: il futuro di Villa Gernetto
Uno dei punti cruciali per l’intesa è sicuramente il futuro di Villa Gernetto, un complesso immobiliare del patrimonio della Fininvest – diversamente di Villa Certosa e Arcore che sono di famiglia – con un bilancio di ben 44,8 milioni di euro. Dal quotidiano infatti, si apprende come i fratelli possono decidere anche sulla villa di Lesmo, vicino Monza, se venderla o destinarla ad attività future.
La bellissima struttura era diventata simbolo del sogno del Cavaliere di dare vita all’Università della Libertà per la formazione politica: un ateneo telematico che prevedeva anche alcuni incontri in presenza con personaggi politici internazionali. Un progetto rimasto solo sulla carta, ma che potrebbe avere vita grazie al lavoro dei fratelli.
Berlusconi: pronti i lasciti
L’accordo sull’eredità di Berlusconi sancisce anche diversi aspetti sul piano della governance. In settimana saranno convocati i consigli di amministrazione e il 30 novembre si terranno le assemblee straordinarie per le modifiche degli statuti. Ciò significa che verranno trasformati in “legge” gli accordi raggiunti a settembre.
Per quanto riguarda i cinque figli del Cavaliere, questi dovranno attenersi all’impegno di non cedere le quote Fininvest per 5 anni, diritti di covendita, maggioranze qualificate (80%), diritto di nomina di tre consiglieri per i soci con almeno il 21% del capitale, distribuzione di almeno il 50% degli utili Fininvest. Marina e Pier Silvio hanno il 52% del patrimonio Fininvest stimato in circa 4 miliardi mentre il 48% è di Barbara, Eleonora e Luigi, che avranno comunque il controllo sul 76% dei voti in assemblea.
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