Il centrosinistra non trova pace. A Bari le elezioni amministrative continuano a provocare problemi tra il M5S e il Pd, che per ora hanno deciso di presentare candidati diversi per correre uno contro l’altro. Una frattura che contrasta invece con la tranquillità del centrodestra, confluito senza particolari problematiche sul nome del leghista Fabio Romito, consigliere comunale di 36 anni. La situazione nel capoluogo pugliese è cambiata nuovamente, grazie alla proposta di Nicola Vendola e Nicola Fratoianni.
Nicola Colaianni potrebbe essere il volto della riappacificazione tra Pd e M5S. Finora i due partiti si sono stretti intorno ai loro candidati, il democratico Vito Leccese e il pentastellato Michele Laforgia, ma l’ipotesi Colaianni potrebbe stuzzicare l’appetito di entrambi. Né Schlein né Conte si sono per ora espressi in merito e il terzo candidato ha dichiarato di essere in attesa di una loro decisione.
Bari, l’attesa per la decisione di Pd e M5S
“Sono stato contattato da Nichi Vendola per una ipotetica candidatura unitaria nel centrosinistra e abbiamo valutato questa possibilità. Sarei orientato ad accettare“, con queste parole Nicola Colaianni, classe 1946, confessa la possibilità di una pacificazione del centrosinistra nelle Comunali baresi. L’ex magistrato ha quindi confermato la sua disponibilità ad accettare il ruolo, ma ora la decisione passa ai due partiti.
Il Pd sembra piuttosto convinto che la scelta di trovare un candidato unitario sia quella vincente. Sarebbe stato meglio convergere tutti in Leccese, ma il “no” categorico di Conte ha mandato in frantumi la possibilità. Ad oggi Colaianni potrebbe sembrare l’uomo giusto, in grado di calmare le acque e rappresentare un medium tra la linea politica di Leccese, legato ai piani dell’amministrazione Decaro, e quella di Laforgia, che invece punta ad una rivoluzione del sistema barese.
Colaianni, quindi, deve convincere principalmente il M5S da sempre ostico ad accettare compromessi, soprattutto se non riguardano i loro candidati. Vendola e Fratoianni hanno cercato un candidato che potesse in qualche modo somigliare a Laforgia. Prima si è parlato di Gianrico Carofiglio, poi di Pietro Curzio, ma ora Colaianni sembra essere il candidato giusto. Unico ostacolo, che non convince neanche parte dei democratici, è l’età: Colaianni ha compiuto 78 anni e dovrà rimanere in carica per altri cinque.
Chi è Nicola Colaianni, probabile candidato unitario del centrosinistra
La veneranda età del candidato Colaianni ha fatto presupporre che il suo sia solo un nome di passaggio, proposto per sondare le acque e comprendere quali siano le reali intenzioni dei due partiti. Se il Pd sembra più propendo all’unità, il M5S per ora rimane arroccato sul nome di Laforgia. Quest’ultimo e Colaianni, però, sembrano avere numerosi elementi politici e professionali in comune. Entrambi provengono dalla stessa cultura, avvocati e particolarmente attivi sulla scena barese. A differenziarli è il piano anagrafico, caratteristica che per Colaianni sembra essere sempre di più un problema.
Il candidato del centrodestra, il leghista Fabio Romito è un giovanissimo e la candidatura unitaria di Colaianni potrebbe far perdere percentuali proprio per questo piccolo ma non trascurabile dettaglio.