Il testo dell’Autonomia differenziata è tornato oggi in Aula alla Camera per l’esame pregiudiziale, ultimo punto di discussione di questa settimana. Le opposizioni sono pronte a dare battaglia e lo dimostrano i circa duemila emendamenti depositati, tutti entro lo scadere del termine. Si tratta di ben 1570 emendamenti per Alleanza Verdi e Sinistra, 237 per il Partito democratico, 500 per il Movimento 5 Stelle, circa 30 per Italia Viva e 8 per Azione. Gli stessi in sostanza, presentati durante l’esame in commissione.
Le opposizioni non si sono date per vinte e anche questa volta hanno utilizzato lo strumento della modifica al testo per cercare di rallentare l’iter della riforma. Quest’ultima però dopo oggi verrà messa da parte per poi essere nuovamente discussa a seguito delle elezioni Europee. Il timore principale da parte del centrosinistra è che questa riforma si trasformi in una catastrofe tutta italiana. Alcuni ritengono, infatti, che l’Autonomia differenziata possa minare la coesione sociale del nostro Paese, permettendo alle Regioni più ricche di arricchirsi ancora di più e lasciando indietro quelle più povere e meno sviluppate.
Matteo Salvini, però, non ha intenzione di tornare sui suoi passi. “Certo che si andrà avanti con il premierato e l’Autonomia” ha infatti dichiarato il vicepremier, spiegando: “Premierato e autonomia rendono l’Italia un Paese più moderno, più solido, più serio, più efficiente e quindi si va avanti con l’elezione diretta del presidente del Consiglio, di una squadra di Governo, e se qualcuno cambia idea si torna a votare, e con l’autonomia per i territori, dall’Emilia-Romagna al Veneto, all’Abruzzo, per gestire a livello locale quello che lo Stato non sempre è in grado di gestire centralisticamente“.
Autonomia, Alemmano: “È una riforma spacca Italia“
Gianni Alemanno, segretario di Indipendenza!, ha definito la riforma dell’Autonomia “una legge molto grave e pericolosa proposta dal governo nazionale e non contrastata adeguatamente dalle opposizioni di centrosinistra“. Una mancata opposizione a cui ha cercato di porre rimedio Alemanno stesso, dando vita ad una campagna di comunicazione necessaria a rompere il muro di silenzio che circonda la “riforma Spacca-Italia“.
Una definizione data dal movimento, perché l’Autonomia “se fosse approvata aumenterebbe il divario sulla qualità delle prestazioni pubbliche, in modo particolare per quanto riguarda Sanità, Trasporti e Scuola“. Questa riforma, quindi, secondo Alemanno andrebbe a “penalizzare le Regioni del Mezzogiorno che hanno sempre avuto una minore capacità di spesa rispetto a quelle del Nord“.
Alemanno si è poi lanciato in un attacco diretto a Fratelli d’Italia ma anche al Pd, dal suo punto di vista entrambi colpevoli delle conseguenze che tale riforma potrebbe portare. “È incredibile che tutto questo sia accettato da un partito come FdI che ha fatto del patriottismo la propria bandiera e dal Pd che ha sempre detto di voler difendere l’uguaglianza dei diritti degli italiani” ha infatti dichiarato il segretario, per poi annunciare che Indipendenza!, a seguito di questa campagna, “convocherà una grande convention aperta a tutte le forze politiche, sociali e culturali disponibili a battersi contro questa riforma e a raccogliere le firme per un eventuale referendum abrogativo“.
Rosato: “Autonomia è solo un grande spot elettorale“
Sulla questione Autonomia differenziata non si è risparmiato neanche Ettore Rosato, vice segretario di Azione, che a a margine della visita al comitato elettorale di Salerno ha definito la riforma “un grande spot elettorale che Salvini usa al Nord“. Per Rosato Salvini al Sud ha proposto il Ponte sullo Stretto e al Nord l’Autonomia, così da accaparrarsi i voti di entrambe le zone. “Dice ‘siamo pari’, mi sembra che stia facendo di tutto per danneggiare questo territorio“, conclude tuonando il segretario di Azione.