Elezioni Abruzzo, il crollo dei consensi della Lega mette in pericolo la vittoria di Marsilio

Stando ai sondaggi, è necessario che la Lega raggiunga il 5% per dare possibilità a Marsilio di competere in un testa a testa con D'Amico, se così non fosse, la vittoria del centrodestra sarebbe a rischio

Redazione
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In Abruzzo Matteo Salvini è l’ago della bilancia: il calo dei consensi della Lega rischia di mettere a rischio l’intero progetto delle Regionali. Questo potrebbe essere uno dei motivi che giustificano la frenesia del leader della Lega Matteo Salvini, che è corso via in fretta e furia durante il comizio a Pescara di martedì. Il vicepremier sta girando l’Abruzzo in lungo e in largo per corroborare la sua campagna elettorale, al fine di salvare la Regione e il suo partito.

Allarme Lega, preoccupato il centrodestra

Sì, perché la Lega è sull‘orlo del baratro e questo preoccupa i vertici della coalizione di centrodestra. Questa volta, diversamente dalle elezioni sarde, la legge elettorale non prevede il voto disgiunto, quindi le sorti del candidato, in questo caso Marco Marsilio, sono strettamente legate a quelle delle liste: se la Lega crolla, crolla anche la possibilità di Marsilio di vincere.

Marco Marsilio presidente Regione Abruzzo
Marco Marsilio, candidato della coalizione di centrodestra

Al netto di queste considerazioni c’è il fatto che il suo sfidante, Luciano D’Amico, è appoggiato da una coalizione più debole, ma più ampia. La segretaria dem Elly Schlein ha consapevolmente aperto il suo progetto di un Campo Largo a quante più liste volessero parteciparvi, persino a Carlo Calenda, poco amato dal fido alleato del Pd Giuseppe Conte.

I timori della coalizione del centrodestra non poggiano sul nulla, ma derivano dai sondaggi di Winpoll che prevede per Il Centro la somma delle liste di FdI al 25%, FI al 10% e lista Marsilio al 5%, a cui si aggiungono la somma di Udc e Noi moderati che si attesta sul 3%: e siamo al 45%. Per raggiungere il 50% ed assicurare una possibilità a Marsilio è necessario che la Lega guadagni quel 5% mancante, ma questa opzione non è scontata e sta facendo tremare l’intera coalizione.

Allarme Lega, una tendenza già nota

Il trend in calo della Lega era già manifesto dalle Regionali in Sardegna vinte dal centrosinistra e dal Movimento 5 stelle, i due principali partiti dell’opposizione. In quanto al centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia, nonostante la sconfitta, erano rimasti stabili, invece la Lega aveva perso parecchio. Parte dei voti persi dal Carroccio è probabile che confluiscano in Forza Italia, un bene visto che non uscirebbero dalla coalizione dominante, ma il timore è che ci possa essere una fuga di elettori che cercheranno rappresentanza altrove.

A modo suo, il leader della Lega ha provato ad allontanare insinuazioni e malelingue: “In Abruzzo il centrodestra vince e vince bene” ha affermato in uno dei suoi comizi che lo stanno sballottando dal nord al sud della regione. Soltanto il tempo mostrerà se gli sforzi compiuti dal vicepremier saranno sufficienti a far competere Marco Marsilio con Luciano D’Amico in un eventuale testa a testa.

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