Mancano poco meno di sessanta sezioni da scrutinare in Abruzzo e il candidato del centrodestra Marco Marsilio ha conquistato 303.624 voti, pari al 54,77% delle preferenze, contro i 250.771 voti di Luciano D’Amico, candidato del “campo larghissimo“, che si è guadagnato il 45,23% dei consensi. Questa volta il centrodestra ha sin da subito dimostrato il suo vantaggio, con le prime sezioni scrutinate nella notte che non lasciavano dubbi.
La città che ha garantito a Marsilio la vittoria nelle Regionali in Abruzzo è stata L’Aquila, dove ha ottenuto il 61,33% dei consensi grazie ai voti dei residenti in tutta la provincia. Ottimi risultati anche a Pescara e Chieti, dove ottiene rispettivamente il 51,55% e il 51,21%. Teramo, invece, ha scelto D’Amico con il 50,23%.
Grande sconforto per la coalizione di centrosinistra, che per tutta la durata dello scrutinio non è mai riuscita a superare l’avversario in corsa. Sia per il Pd che per il M5S il grande ostacolo alla vittoria del “campo largo” è stato l’astensionismo. In Abruzzo, infatti, ha votato il 52,9% dei residenti, con un calo dell’1% rispetto al 2019. “Questo è molto grave per la democrazia. Un brutto dato“, hanno dichiarato dal centrosinistra.
Intorno alle 5 del mattino, quando il 75% delle sezioni era già stato scrutinato e la percentuale di consenso era al 53,59%, Marco Marsilio ha deciso di cantare vittoria, annunciando: “Mai nei 30 anni precedenti una amministrazione uscente era stata riconfermata per un secondo mandato. E’ stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro“. Un successo per il governo Meloni, che sin dall’inizio della campagna elettorale in Abruzzo si è mostrato convinto di questa riconferma. Eppure, dopo la sconfitta bruciante in Sardegna, la possibile di una nuova vittoria della coppia Schlein-Conte preoccupava gli animi del centrodestra.
Abruzzo: le parole di Osvaldo Napoli (Azione)
Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione commenta le elezioni in Abruzzo. “Il voto in Abruzzo non è un premio al governo cosi’ come il voto in Sardegna non era una punizione. Parliamo di due elezioni in cui le dinamiche territoriali hanno prevalso su logiche di carattere politico. Del voto abruzzese colpiscono due elementi: la buona affermazione di Forza Italia e il tracollo rovinoso del M5S. La Lega esce sconfitta in modo netto, un dato costante, ieri in Abruzzo e qualche settimana fa in Sardegna, a conferma che la crisi di consensi per Salvini è un fatto politico“.
Napoli riconosce il voto regionale con una natura bipolare: punitivo per le forze di mezzo. ” O cambia la legge elettorale nazionale oppure devono cambiare le strategie delle forze politiche fuori dagli schieramenti. Buone, singole affermazioni, come quella ottenuta da Azione, sono importanti ma la questione è come tradurre l’affermazione di singoli nella vittoria del candidato e della coalizione“.
Abruzzo, le parole di Marco Marsilio
“Il campo largo non è il futuro dell’Abruzzo, perché era il suo triste passato, e non sarà il futuro dell’Italia“, queste le parole di Marco Marsilio, che ha voluto sottolineare: “Ha vinto la verità contro la menzogna e la calunnia, sparse a piene mani. Hanno vinto i fatti e il principio di realtà contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote“. Il riferimento è alle stesse parole che il candidato ha pronunciato domenica, mentre le urne erano ancora aperte per il voto.
Secondo Marco Marsilio, il giornalista Marco Travaglio lo avrebbe calunniato durante la trasmissione “Accordi & Disaccordi” andata in onda sabato sera: “Travaglio mi ha calunniato descrivendomi, insieme a mia moglie, come indagato e condannato in primo grado per un reato che non ho mai commesso e per il quale non sono stato né indagato, né tantomeno condannato“. Una violazione del silenzio elettorale, almeno secondo Marsilio, per cui il governatore riconfermato ha deciso di agire per vie legali.
Nonostante lo screzio che ha riguardato l’intera giornata di voto, l’Abruzzo ha scelto il centrodestra e la vittoria di Marsilio ha convinto tutti. “Congratulazioni a Marco Marsilio per il grande consenso ricevuto, gli elettori hanno premiato la proposta del centrodestra. Un buon governo che fa la differenza. Avanti, sulla strada giusta“, ha scritto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. “Il centrodestra unito, che come coalizione aveva ottenuto numeri straordinari anche in Sardegna, riafferma quindi un ottimo governatore. Il lavoro svolto negli ultimi cinque anni è stato riconosciuto e premiato dai cittadini, che vogliono proseguire su questa strada. Avanti così, nel segno della continuità“, ha invece dichiarato in una nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il post di Giorgia Meloni sulla vittoria in Abruzzo
Marco Marsilio lo aveva promesso: “Manderemo la sinistra a dormire preso“. Così è stato, eppure, secondo le sue parole, l’opposizione non è stata l’unica a coricarsi prima della fine degli scrutini. “Se ho sentito Meloni? E’ andata a dormire tranquilla e felice” ha dichiarato il governatore ai microfoni di SkyTg24. Una soddisfazione che, prima è stata mostrata attraverso il post sui social di Fratelli d’Italia, in cui la foto del premier era accompagnata dalla scritta: “Vittoria! Gli italiani hanno premiato il buongoverno di centrodestra e Fratelli d’Italia“.
Successivamente, poco prima delle otto, la stessa Giorgia Meloni ha mostrato il proprio sostegno e il proprio orgoglio per la vittoria di Marsilio in Abruzzo: “Marco Marsilio è il primo Presidente nella storia dell’Abruzzo ad essere riconfermato dagli elettori per un secondo mandato. Ed è per noi motivo di grande orgoglio che i cittadini abruzzesi abbiano voluto continuare a dargli fiducia, e con lui a dare fiducia al Centrodestra, che si conferma maggioritario. È una fiducia che, come sempre, non tradiremo. Continueremo a lavorare per restituire all’Abruzzo e all’Italia il posto che meritano. Grazie!“. Queste le parole del premier, apparse insieme ad una foto in cui festeggia con il suo candidato.