“Camilla è cattiva”, una “sfasciafamiglie”. “Carlo è un mostro”, “oggi la corona doveva essere di Diana” e compagnia bella. Commenti noiosi, superficiali e che sentiamo ormai da troppi anni. Ora basta
Il pettegolezzo è sicuramente il motore che muove il mondo e niente fa più (s)parlare di qualcosa che non si conosce e che è possibile osservare solo dall’esterno.
È facile giudicare dall’esterno e dare giudizi senza che ci sia nessuna conseguenza. Ad ogni modo, in tanti, compresa me, quando hanno voglia di sparlare, hanno come argomento preferito la famiglia reale: una dei temi più succulenti, attraenti e giusti per distrarsi un po’ dalla vita di tutti i giorni. Tra serie tv, documentari, storie d’amore, di odio, di costrizione, è facile appassionarsi ad una storia così.
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Oggi, 6 maggio 2023, il mondo sta assistendo all’incoronazione di Carlo III, che ha da poco giurato nell’abbazia di Westminster. Ovviamente, come accennato poche righe fa, è attualmente la notizia più chiacchierata al momento, tanto che miliardi di persone hanno seguito l’evento in diretta e molto probabilmente staranno incollate per saperne di più fino a sera.
Però, come sappiamo bene, questi eventi così importanti ogni volta fanno sì che vecchi discorsi vengano di nuovo a galla e francamente, farli ancora adesso, risulta un po’ noioso.
Per accontentare la sete e la cattiveria di alcuni lettori che non si sono rassegnati alla morte di Diana (ma che sulla questione della Corona razzista e schiavista e di quanti soldi servono a mantenerla, non fanno un fiato) non sono mancati i titoloni sui giornali, che hanno ricordato la tanto famosa ex moglie di Carlo, Lady Diana. “La corona di Camilla sarebbe dovuta essere sua”, “Camilla da amante a regina”, “Camilla, la regina cattiva”.
Ora, vorrei far presente una cosa: non sono personaggi di finzione, non sono pupazzi, bensì sono persone. Lo sono tutti in questa storia: Carlo, Diana, Camilla, lo erano Elisabetta e Filippo. Quindi, ora, andiamo ad analizzare come stanno realmente le cose e rendiamo di nuovo umani questi personaggi che sembrano diventati di fantasia.
Ricordando di nuovo il fantasma di Lady D ad ogni mossa di Carlo e Camilla
Agli occhi di tutti Lady D è da sempre apparsa come una donna intelligente, bellissima, amorevole e capace. E io sono d’accordo. È innegabile che possedesse tutte queste qualità. La prima cosa da chiarire però, e che spesso la gente si dimentica è che lei non era la donna del popolo, semplicemente era capace di empatizzare benissimo con esso. Ricordiamoci che era la quarta di cinque figli del visconte e della viscontessa Althorp e che quella degli Spencer è una delle più antiche e importanti famiglie britanniche, strettamente connessa con la famiglia reale da diverse generazioni. Era una reale già dalla nascita. Oltre questo non dimentichiamo che era una persona dotata di estrema intelligenza. Ora, di solito, intelligente e sprovveduta non sono aggettivi che vanno di pari passo. Lei cercava il lieto fine, l’happy ending e una favola che tutte le ragazze sognano di vivere almeno una volta nella vita. Questo, per quanto romantico e dolce, sembra tanto appartenere al ragionamento di una ragazza sprovveduta più che di una sognatrice. La verità è che Diana sapeva esattamente come stavano le cose: come funzionava la famiglia reale (essendo una nobile), come ci si sarebbe dovuti comportare (essendo una nobile), tutti i pro e i contro che avrebbe avuto accettando di diventare la moglie di Carlo (essendo intelligente) e soprattutto del fatto che Carlo amava già un’altra. Ma questo non è mai stato un segreto per nessuno. Una fine immeritata sicuramente e una vita non felice. Per lei il sogno di una seconda vita lontana dagli intrighi di palazzo si interruppe tragicamente una notte di fine estate, nel tunnel di Pont de l’Alma, a Parigi.
Ora va bene, ed è giusto ricordarla per come era e per la gran persona che è stata. Ma eleggerla quasi a santità non pare un po’ eccessivo? Sputare in continuazione odio su Camilla e Carlo per renderle omaggio è necessario? Parliamoci chiaro, Diana non era un angelo, era un essere umano e come tale presentava sia pregi e difetti. Credo che non regga più la storia della principessa indifesa e innamorata. Le favole che iniziano in questo modo esistono solo nei libri per bambini o romanzi di un certo tipo.
Un altro essere umano: Re Carlo III
Oggi è il gran giorno di Carlo, “Re Carlo” per la precisione. Dopo tutti questi anni finalmente ce l’ha fatta, ha ottenuto tutto quello che ha sempre voluto nella vita: la corona e Camilla.
Una persona sicuramente con più difetti che pregi e che ha fatto soffrire tanto Lady D La cosa che si racconta meno però è il fatto che anche lui ha sofferto per questo matrimonio, e non poco. Carlo era il personaggio che nella storia aveva voglia di sposarsi con Diana meno di tutti. Perché? Il motivo è semplice, non l’avrebbe mai amata.
Il punto è che di questo non frega nulla a nessuno, è una storia che non vende. In fondo, non era così bravo a empatizzare con il popolo come la sua ex moglie.
Un po’ impacciato, irriverente, un po’ sognatore, forse troppo per essere un re di una nazione. In ogni caso, Carlo, difetti compresi, è la corona. E per quanto fosse combattuto nel suo animo tra l’essere sé stesso ed essere ciò che doveva essere, non poteva sottrarsi al suo destino.
La madre glielo diceva sempre ma a lui non entrava in testa. Carlo doveva impersonificare, come lo ha fatto in modo esemplare Elisabetta, un simbolo, un potere, un concetto. Non poteva compiere azioni in quanto persona, in quanto Carlo. Doveva essere un’emanazione dei suoi doveri da sovrano. E basta.
Ora bisogna vedere se si dedicherà ai suoi doveri in maniera esemplare, se darà più spazio alla corona, oppure alla sua personalità, o se invece riuscirà a trovare un equilibrio tra le due cose.
La regina più odiata del mondo: Camilla
E infine, il personaggio più odiato di tutti Camilla Parker Bowles, che oggi si è permessa di indossare la corona di Diana. Falso. Se dobbiamo raccontarla tutta, Carlo fin dall’inizio avrebbe voluto sposare Camilla e invece ha dovuto sposare Diana. Quindi, oggi Camilla ha indossato la corona che da sempre spettava a lei e a nessun’altra.
Sì, la loro storia è stata travagliata fin dagli albori ma ha resistito nel tempo nonostante i rispettivi matrimoni e figli e nonostante il confronto difficile con Lady Diana, sempre andato a svantaggio di Camilla.
Gli scandali, le crisi coniugali, i tradimenti e la tragica morte della prima moglie di Carlo, hanno appassionato, indignato, sconvolto e fatto versare fiumi di inchiostro, per decenni, ai tabloid di tutto il mondo.
La storia d’amore tra Carlo e Camilla
La verità però è che dal loro primo incontro, nel 1970 a una partita di Polo, scattò subito la scintilla. Si frequentarono fino a quando il futuro erede al trono, per adempiere ai doveri che il suo ruolo richiedeva, dovette arruolarsi nella Marina Reale e partire.
Secondo la biografa Sally Bedell Smith, autrice del libro “Il principe Carlo: le passioni e i paradossi di una vita improbabile”, fin dall’inizio Carlo era innamoratissimo di Camilla. La famiglia Reale era però contraria all’unione perché la donna era percepita come una persona “con esperienza” e di origini non abbastanza aristocratiche per il rampollo reale.
Secondo il tabloid britannico Express, fu lo zio di Carlo, Lord Mountbatten, a convincerlo a non farsi coinvolgere da Camilla. “Va bene che abbiate un’avventura, ma questo non può assolutamente sfociare in un matrimonio”, pare gli abbia detto.
Quando Carlo tornò dal servizio militare, trovò Camilla fidanzata con Andrew Harry Parker Bowles, un ufficiale dell’esercito britannico di nobili origini. Bedell Smith teorizza che il matrimonio fra Camilla e Parker Bowles sia in realtà stato spinto dalla Corona, per far sì che Carlo potesse dimenticare quella donna “inadeguata” per lui.
L’aneddoto è gustoso. Si dice che il padre di Camilla abbia piazzato un falso avviso di fidanzamento fra Camilla e Andrew sul Times, costringendo di fatto l’uomo a chiedere la mano della figlia per non perdere la faccia. Secondo Bedell Smith, senza quel falso annuncio di fidanzamento, Carlo avrebbe ancora potuto sposare Camilla, nonostante le obiezioni della sua famiglia.
Camilla sposa dunque Andrew Parker Bowles nel 1973 e Carlo continua a uscire con un certo numero di donne “adatte” fino a quando non incontra la giovane Diana Spencer, appena sedicenne, nel 1977 e la sposa nel 1981.
Alla fine, tra scandali, storie d’amore segrete e la morte di Lady D, si sono finalmente sposati con rito civile (nel 2005).
E vissero felici e contenti
Camilla, negli anni, ha cercato di conquistare in ogni modo la simpatia del popolo, e forse in parte c’è anche riuscita. Attraverso le sue campagne di sensibilizzazione contro la violenza domestica, o gli abusi sessuali o l’analfabetismo, ha dimostrato di potersi guadagnare la fiducia dei britannici lavorando sodo per le cause in cui crede. La battaglia per il consenso però è ancora lunga, tra giornali e fan di Diana, non le viene ancora perdonato di essere colei che ha “rovinato tutto”. Negli anni però, Camilla ha imparato a incassare e fare buon viso a cattivo gioco.
Speriamo che, con il tempo, la fama di cattiva regina e l’odio dei fanatici di Diana possa sempre di più attenuarsi. Perché odiare tanto una donna, non ne riporterà in vita un’altra. Ad ogni modo, auguri e felicitazioni per Carlo e Camilla, amanti, sposi e regnanti.
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