Un drammatico episodio ha scosso la capitale statunitense, quando un uomo si è dato fuoco davanti all’ambasciata israeliana a Washington, in segno di protesta contro il massacro dei civili palestinesi tutt’ora in atto. L’individuo, è stato identificato come un membro dell’aviazione militare americana di nome Aaron Bushnell, 25 anni, poco più che un ragazzo ma con una determinazione di ferro nel voler far sapere al mondo il proprio appoggio alla causa palestinese.
Perché si è dato fuoco?
Il tragico gesto è avvenuto nel cuore del quartiere diplomatico di Washington, al numero 3500 di International Drive Northwest. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe avvicinato all’ingresso dell’ambasciata, dove gli addetti alla sicurezza avrebbero tentato di dialogare con lui. Tuttavia, improvvisamente, il ragazzo ha versato del liquido infiammabile su di sé e ha dato fuoco ai suoi vestiti, gridando ripetutamente “Palestina libera” mentre le fiamme iniziavano ad avvolgere il suo corpo.
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Bushnell, in abiti militari, avrebbe affermato: “Io non voglio più essere complice di un genocidio”, riferendosi alla morte di circa 30.000 civili palestinesi, uccisi come danno collaterale in soli quattro mesi e mezzo di conflitto con Israele. Paese che a sua volta era stato massacrato dall’attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre, data in cui hanno perso la vita 1.200 civili israeliani e molte donne sono state violentate e fatte a pezzi dai soldati di Hamas.
Bushnell è miracolosamente sopravvissuto
I servizi di sicurezza americani sono intervenuti prontamente per spegnere le fiamme e soccorrere il ragazzo, che è stato trasportato in ospedale in condizioni critiche. Fortunatamente, nessun altro è rimasto ferito nell’incidente. L’ambasciata israeliana ha confermato che nessun membro del personale è rimasto coinvolto nell’episodio e che il soggetto era sconosciuto alle autorità diplomatiche.
Le immagini scioccanti dell’incidente sono state diffuse sui social media, mostrando Bushnell che si avvicina all’edificio con in mano una borraccia contenente il liquido infiammabile, poco prima di compiere il folle gesto. Bushnell avrebbe poi dichiarato di non voler più essere complice di tali atrocità e che darsi fuoco, per lui, era solo un piccolo gesto rispetto alla sofferenza del popolo palestinese.
L’identità e le motivazioni di Aaron Bushnell sono attualmente al centro delle indagini delle autorità locali e dei servizi segreti. Il gesto estremo dell’uomo ha sollevato interrogativi sulla situazione nel conflitto israelo-palestinese e sulla reazione internazionale ad esso. A questo punto, si pensa che un crescente malcontento del popolo statunitense possa spingere il Presidente Biden a fare pressione sul governo israeliano per porre fine al massacro.
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