I microinquinanti organici, come i prodotti farmaceutici e le droghe d’abuso, sono considerati pseudo-persistenti a causa del loro continuo rilascio nei sistemi idrici. Tra i composti più diffusi, individuati nello studio sulle acque di New York, ci sono il metoprololo e l’atenololo, farmaci utilizzati per il trattamento della pressione sanguigna; la benzoilecgonina, componente della cocaina; la metanfetamina, uno stimolante; e il metadone, un oppioide. Questi composti sono stati trovati in oltre il 60% dei campioni d’acqua raccolti, rappresentando un potenziale rischio per tutti gli organismi acquatici.
Fuoriuscite delle acque del sistema fognario
Le principali fonti di questi contaminanti sono gli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP) e gli sfioratori di fognature combinate (CSO). La contaminazione sarebbe principalmente causata dalla fuoriuscita di acque da sistemi fognari vecchi e deteriorati, o da esondazioni fognarie e agricole. Anche quando le acque inquinate passano attraverso impianti di filtraggio, i residui dei medicinali spesso persistono, poiché i filtri esistenti non sono adatti per eliminare queste sostanze.
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“L’obiettivo principale del nostro studio è stato quello di identificare e quantificare un gruppo di 28 farmaci comunemente prescritti, tra cui farmaci che alterano l’umore, farmaci cardiovascolari, antiacidi, antibiotici e droghe molto diffuse, come cocaina, anfetamine, oppioidi e cannabis, in campioni di acqua fluviale raccolti da 19 località nei fiumi Hudson e East di New York City“, hanno spiegato i ricercatori. “Il secondo obiettivo era quello di indagare sulla possibile fonte di questi microinquinanti, come impianti di depurazione o CSO“.
Droghe nelle acque, situazione critica
Sono state rilevate concentrazioni più elevate di farmaci e droghe nelle acque contaminate da Enterococchi, batteri che vivono nel tratto intestinale umano, specialmente dopo le piogge, indicando un impatto dovuto allo straripamento delle fogne. Tuttavia, la presenza di farmaci anche in acque pulite e dopo periodi di siccità suggerisce che anche gli scarichi degli impianti di trattamento delle acque possono contribuire alla contaminazione, probabilmente a causa di un basso tasso di rimozione.
“Questo studio mostra come i farmaci e le droghe entrino nell’ambiente acquatico di New York, evidenziando la necessità di migliorare l’attuale sistema di gestione delle acque“, hanno dichiarato gli autori dello studio. Risultati che sollecitano un urgente bisogno di interventi per migliorare le infrastrutture di trattamento delle acque reflue e proteggere i corsi d’acqua urbani dall’inquinamento persistente, garantendo la sicurezza ambientale e la salute pubblica.
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