Ue, chiesta la revoca di Pieper da inviato per le Pmi: Von der Leyen non commenta

L'emendamento presentato dai Verdi all'Eurocamera ha ottenuto 382 voti favorevoli, permettendo quindi la richiesta della revoca di Markus Pieper da inviato Ue per le Piccole e medie imprese. L'emendamento rientra nelle discussioni sulla candidatura del deputato del Ppe, stesso partito di Von der Leyen, ritenuta una scelta poco trasparente da parte della Presidente

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A poche settimane dal voto alle elezioni europee, una delle più grandi crisi mai affrontate dal gabinetto guidato da Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue, non accenna a fermarsi. La candidatura di Markus Pieper a inviato Ue per per le Piccole e medie imprese ha creato una sorta di frattura all’interno dell’Europarlamento, ponendo Von der Leyen in una posizione più che scomoda.

La lettera inviata dai quattro commissari europei, Thierry Breton, Paolo Gentiloni, Nicolas Schmidt e Josep Borrell, convinti che dietro la candidatura di Pieper vi sia una mancanza di trasparenza da parte della Presidente, ha aggravato ancora di più la posizione di Von der Leyen, già alle prese con un’inchiesta sui vaccini Pfizer contro il Coronavirus. Oggi l’Eurocamera ha approvato l’emendamento presentato dai Verdi al testo di valutazione definitiva del bilancio Ue, in cui si chiede all’esecutivo Ue di revocare la nomina di Markus Pieper.

Ursula Von der Leyen
Ursula Von der Leyen, Presidente della commissione Ue

Una votazione che ora rimescola le carte in tavola, soprattutto in vista delle ormai imminenti votazioni per le Europee. I piani di Von der Leyen per un secondo mandato potrebbero essere messi in discussione da questi ultimi eventi che in prima persona hanno colpito la Presidente.

L’emendamento del Verdi contro il candidato voluto da Von der Leyen

L’emendamento presentato all’Eurocamera ha ottenuto 382 voti favorevoli, 144 contrari e 80 astensioni. Al suo interno erano presenti le “preoccupazioni che il candidato prescelto sia un deputato del partito partito politico tedesco di von der Leyen“. Una sorta di prosecuzione di quella lettera dello scorso 27 marzo, con cui i quattro commissari esprimevano gli stessi dubbi.

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Johannes Hahn (Ppe)

In quel caso a rispondere ai dubbi su Markus Pieper era stato Johannes Hahn, anche lui della famiglia dei popolari europei con Von der Leyen e Pieper. Nessun commento da parte della Presidente, che ha lasciato ad Hahn il compito di comunicare le sue posizioni. “La decisione è del tutto in linea con le regole“, si leggeva nella risposta in cui era anche esplicitato il giorno di inizio delle funzioni di Pieper: il 16 aprile.

I dubbi dei quattro commissari Ue su Markus Pieper

La risposta non ha convinto per nulla i quattro commissari che il successivo 8 aprile hanno deciso di scrivere una nuova lettera alla Presidente, visionata da due giornalisti a Bruxelles. “Riteniamo che sia necessaria una discussione più ampia sulla trasparenza e sulla collegialità del processo di nomina a cariche di alto livello all’interno della Commissione“, era il contenuto principale della missiva.

In particolare i commissari, così come altri membri dell’Europarlamento, desideravano dei chiarimenti sui processi di selezione del candidato. Nello specifico è sembrato loro necessario sapere quali fossero lequalifiche aggiuntiveche avrebbero permesso a Markus Pieper di superare gli altri candidati per il ruolo. Anche in questo caso Von der Leyen non ha commentato le accuse, decidendo di ignorare le richieste. Oggi, però, l’emendamento dei Verdi cambia la situazione, di fatto mettendo in pericolo il ruolo che la Presidente ha affidato a Pieper.

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