La guerra in Ucraina prosegue senza sosta e il presidente Volymyr Zelensky ha espresso parole incisive al Consiglio Nato-Ucraina: “La Nato deve decidere se siamo alleati davvero“. Durante una videoconferenza con i ministri della Difesa dell’Alleanza ha poi aggiunto: “Il nostro cielo deve diventare di nuovo sicuro. E dipende interamente dalla vostra scelta. Scegliere se la vita ha davvero lo stesso valore ovunque. Scegliere se avete un atteggiamento uguale verso tutti i partner. Scegliere se siamo davvero alleati“.
La Camera dei Rappresentanti di Washington ha votato a favore del pacchetto che contiene aiuti di oltre 60,8 miliardi di dollari a favore dell’Ucraina. Il provvedimento è stato approvato con 311 voti a favore contro 112.
Ucraina: l’attacco a Dnipro
Un altro bambino ferito durante il massiccio attacco lanciato dalle forze russe sull’Ucraina la notte scorsa è morto, portando così il bilancio delle vittime a nove: lo hanno reso noto l’ufficio del Procuratore generale e il capo dell’amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk Serhi Lysak, come riporta Rbc-Ucraina. Si tratta del terzo minore deceduto nell’attacco. “Un bambino gravemente ferito durante un massiccio attacco nemico nella regione di Dnipropetrovsk è morto oggi in ospedale”.
Ucraina: lo scorso attacco
Le truppe russe e quelle ucraine si incolpano vicendevolmente di quanto accaduto, per cui non è ancora chiaro chi sia l’autore dell’attacco. L’Aiea ha dichiarato che anche uno dei reattori nucleari della centrale nucleare è stato colpito ed ha invitato “i decisori militari ad astenersi da qualunque azione che violi i principi base di tutela degli impianti nucleari“. Sembrerebbe comunque che i danni non siano particolarmente gravi. La centrale non è in funzione dal 2022, ovvero da quando ha avuto inizio l’offensiva russa, ma comunque la struttura è ancora alimentata con elettricità per mantenere costante la temperatura dei reattori, che sono in fase di “spegnimento a caldo“.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha deciso di commentare l’accaduto, rispondendo alle domande dei cronisti: “Mi preoccupa la guerra in corso. Lo abbiamo sempre detto: bisogna creare una zona franca attorno a Zaporizhzhia. La centrale nucleare rappresenta un’opportunità, ma anche un rischio. E’ bene che le forze in campo non combattano attorno o dentro alla centrale, bisogna evitare un’altra Chernobyl. Speriamo che comunque prevalga sempre il buon senso“.
Le accuse tra Russia e Ucraina sull’attacco con i droni
Il Guardian ha annunciato questa mattina la notizia dell’attacco alla centrale nucleare e della presenza sul tetto del reattore numero sei di un drone, prontamente abbattuto. Ciò che dal primo momento non è stato chiaro è se si trattasse di un attacco russo o ucraino. La centrale si trova infatti sul suolo dell’Ucraina ma in un territorio controllato dai russi. Il Cremlino ha commentato la vicenda parlando di “una provocazione molto pericolosa“, di fatto scaricando la colpa sui suoi avversari.
Kiev ha però risposto, accusando la Russia di diffondere informazioni false sull’attacco che secondo le loro fonti sarebbe stato voluto da Mosca. Secondo il direttore del centro ucraino per la lotta alla disinformazione, il tenente Andriy Kovalenko, la Russia starebbe intensificando “una campagna di provocazioni e falsità“. Il ministero degli Esteri russo avrebbe nuovamente risposto dichiarando che la Russia cercherà e punirà “tutti coloro che attaccano le strutture nucleari russe. Le responsabilità e le eventuali conseguenze degli attacchi alla centrale ricadono interamente sui Paesi che aiutano Kiev“.
Intanto il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha avvertito che le truppe ucraine “sono in procinto di esaurire le scorte di missili” e che senza il sostegno degli Usa “si rischia di perdere la guerra“. Sembrerebbe infatti che i 60 miliardi di dollari destinati alla guerra contro la Russia non siano ancora stati scongelati dal governo statunitense.