Il segretario di stato del Maine, Shenna Bellows, ha decretato che Donald Trump sarà escluso dalle primarie repubblicane che si terranno nel 2024. La decisione sarebbe stata presa in base alla sezione 3 del 14esimo emendamento della Costituzione americana, in risposta all’assalto di Capitol Hill del 2021 in cui, secondo la Bellows, ci sarebbe stato lo zampino di Trump.
“Non ho preso la decisione con leggerezza” scrive la Bellows nella sentenza. “Sono consapevole del fatto che nessun segretario di stato abbia mai privato un candidato presidenziale dell’accesso alle primarie in base alla sezione 3 del 14esimo emendamento. Sono anche consapevole del fatto che nessun candidato presidenziale abbia mai partecipato a un’insurrezione […] La democrazia è sacra.”
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Cosa afferma il 14esimo emendamento?
Secondo la sezione 3 del 14esimo emendamento qualunque funzionario pubblico, che abbia giurato la sua fedeltà alla Costituzione, qualora decida di partecipare a un attacco alla Costituzione stessa, non potrà più ricoprire ulteriori incarichi.
Tale sezione era stata introdotta per evitare che i funzionari civili e militari che avevano servito la Confederazione Sudista nella Guerra Civile, riottenessero ruoli di autorità. Nei decenni, il provvedimento è stato applicato molto raramente, ed è la prima volta in assoluto che viene utilizzato contro un candidato alla Casa Bianca.
Il comportamento scorretto di Trump
Pertanto, dopo la decisione del Colorado, anche secondo il Maine Trump meriterebbe di essere escluso dalle primarie, in quanto, pur non avendo partecipato direttamente all’assalto a Capitol Hill, l’avrebbe fortemente sostenuto. In risposta, l’ex presidente presenterà una obiezione giuridica per evitare che entri in vigore la sentenza del segretario di stato.
Eppure, secondo la CNN, l’attacco a Capitol Hill non è l’unica irregolarità nel comportamento di Trump durante le elezioni del 2020. Sarebbero infatti emerse anche prove di un coinvolgimento degli agenti della campagna di Trump in un tentativo di brogli elettorali andato a vuoto.
Con l’aiuto di due membri repubblicani del Congresso, gli agenti di Trump avrebbero tentato di spedire certificati elettorali falsi dagli stati del Michigan e del Wisconsin alla capitale, in modo da farli arrivare all’allora vicepresidente Mike Pence.
È lecito escludere Trump dalle primarie?
Naturalmente, l’assalto a Capitol Hill va considerato come un grave attacco alla Costituzione, ed essendo stato commesso da persone che sostenevano a gran voce Donald Trump, buona parte della colpa è ricaduta sull’ex presidente. D’altro canto, Trump, da sempre particolarmente accorto e strategico nelle sue mosse, doveva essere ben consapevole dei rischi cui sarebbe andato incontro con un gesto simile.
In un Tweet scritto proprio il 6 gennaio 2021, il giorno dell’assalto, Trump chiede ai suoi seguaci che si trovano nella capitale di contenere la violenza. “Ricordate” scrive l’ex presidente, “noi siamo il partito della legge e dell’ordine pubblico – rispettate la legge e i nostri grandi uomini e donne in divisa”.
Un Tweet non sufficiente a scagionarlo, ma che quantomeno ci rimanda l’immagine di un Trump consapevole di dover mettere le mani avanti. Inoltre, il processo di Trump per l’assalto a Capitol Hill non è ancora neanche iniziato, pertanto resta da chiedersi se la decisione di escluderlo dalle primarie del Colorado e del Maine sia stata effettivamente legittima.
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