Donald Trump, durante una recente intervista a Fox News, ha dichiarato che, sebbene personalmente sia pronto ad affrontare il carcere, per il pubblico americano potrebbe essere una soluzione difficile da accettare, specialmente per i suoi sostenitori. “Per me è ok il carcere, ma penso che per il pubblico sarebbe difficile da digerire. A un certo punto c’è un punto di rottura“, ha sottolineato Trump.
La persecuzione di Trump: la strategia funziona
Sin da prima dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, Trump ha sempre utilizzato le varie accuse mosse nei suoi confronti e i processi in cui era coinvolto, come armi a proprio favore per aizzare il proprio elettorato. A quanto pare, la carta della vittima funziona, e ciascuna accusa ricevuta nel tempo ha rafforzato il sostegno all’ex Presidente, confermando (almeno secondo la sua base elettorale) l’opinione che i vari processi siano sintomo di una congiura dei democratici contro Trump.
Nonostante la recente condanna per 34 reati di falsificazione di documenti aziendali legati allo scandalo Stormy Daniels, Trump ha dimostrato una sorprendente capacità di mobilitazione politica e finanziaria. In soli due giorni dalla condanna, la sua campagna elettorale ha raccolto 70 milioni di dollari. Questo risultato è stato raggiunto nonostante i problemi tecnici riscontrati sul sito Winred, utilizzato per raccogliere donazioni, che è andato in tilt a causa del traffico eccessivo subito dopo il verdetto di colpevolezza pronunciato dal giudice Juan M. Merchan.
Durante l’intervista, l’ex Presidente ha ribadito la sua innocenza, dichiarando di non aver commesso alcun reato. Ha anche criticato duramente l’attuale presidente, Joe Biden, definendolo “il peggiore presidente della storia” e una “minaccia alla democrazia“. Trump ha sostenuto di essere lui, invece, il vero difensore della Costituzione, della libertà e del paese, accusando i democratici di voler “aprire i confini e quadruplicare le tasse” e di “usare la giustizia come un’arma, cosa che avviene in Sud America“.
Dopo Truth, Trump approda su TikTok
Trump, determinato a non ritirarsi dalla corsa presidenziale del 2024, ha anche aggiornato i suoi sostenitori sulla situazione della moglie Melania, spiegando che “sta bene ma il processo è stato molto duro per lei. Ha dovuto leggere tutta quella robaccia“. Parallelamente, l’ex presidente ha sorpreso molti iscrivendosi a TikTok, la piattaforma cinese che aveva cercato di vietare durante il suo mandato per questioni di sicurezza nazionale. Una mossa vista come una strategia volta a connettersi con l’elettorato giovane, un segmento cruciale per le prossime elezioni, nonostante avesse promesso di mantenere come unico profilo social quello su Truth.
Sul fronte legale, Trump ha annunciato che farà appello contro la condanna. Il suo team legale, guidato da Todd Blanche, si prepara a contestare il verdetto dopo la data di sentenza dell’11 luglio, puntando su presunti errori significativi commessi dal giudice Juan Merchan durante il processo. Questa fase legale potrebbe protrarsi ben oltre la data delle elezioni del 5 novembre, che rappresentano per Trump un momento decisivo nel confronto con il presidente democratico Joe Biden.