La barriera corallina si tinge di nero. A causa di un naufragio di una nave misteriosa e la conseguente fuoriuscita di petrolio dall’imbarcazione è scattato l’allarme ambientale sull’isola caraibica di Trinidad e Tobago. A riferirlo Farley Augustine, segretario capo della Camera di Tobago che ha aggiunto: “Il governo potrebbe dichiarare l’emergenza nazionale ed elevare l’incidente a disastro di livello 3″. Intanto almeno 15 chilometri di costa sono stati danneggiati, ricordando, a parità di gravità, gli incidenti all’impianto di Paks, Ungheria avvenuto nel 2003 e quello di Sellafield, Regno Unito, nel 2005.
🔴 Tobago Oil Spill 🔴
The oil spill disaster in Tobago worsens as large volumes of oil from a sunken ship blanket the shoreline and even wash onto main roads. The situation is close to being declared a tier-three level disaster. Specialist divers are attempting to isolate the… pic.twitter.com/VeXP21FJUx
— Volcaholic 🌋 (@volcaholic1) February 10, 2024
La misteriosa imbarcazione
Poco, quasi nulla si sa sul conto della misteriosa imbarcazione naufragata vicino alle coste dell’isola caraibica di Trinidad e Tobago. La prima informazione riguarda il nome, la barca si chiamarebbe The Gulfstream; la secondo è che si sarebbe rovesciata nella giornata di mercoledì, al largo della costa del Cove Eco-Industrial Park, nel sud di Tobago. Qui si la corrente l’avrebbe trascinata fino a riva. Tutto il resto è sconosciuto e stanno indagando le autorità competenti in merito all’incidente ambientale.
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Secondo le prime informazioni, quando la barca è stata avvistata non stava navigando sotto nessuna bandiera, non avrebbe allarmato nessuno in merito al suo imminente naufragio. Inoltre, stando a quanto riportato dall’Agenzia per la gestione delle emergenze dell’isola a primo acchitto non sarebbero stati rinvenuti segni di vita sull’imbarcazione ma solo sabbia e legno, il carico che stava trasportando il veicolo marino.
Mille volontari sono al lavoro per pulire le spiagge
Nel mentre, sono al lavoro circa 1.000 volontari. Numerose persone hanno deciso di indossare la tuta bianca protettiva e mettersi al lavoro per ripulire le spiagge inquinate dopo l’incidente. A testimoniarlo la stessa Agenzia, che ha pubblicato alcune foto su internet. Stando a quanto riportato da una fonte governativa: “Tutti gli sforzi della Guardia costiera sono volti a contenere la fuoriuscita di petrolio, ci vorrà un po’ di tempo prima che gli investigatori possano determinare le origini, la proprietà e la destinazione della nave“.
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