Ryanair esclusa da Booking, Kiwi e Kayak: “Per noi è una rimozione gradita”

Non sono chiare le motivazioni che hanno portato alla decisione di escludere Ryanair da questi siti di prenotazione, ma la compagnia aerea ha deciso di trasformare tale rifiuto in una opportunità di marketing

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La compagnia aerea irlandese Ryanair ha pubblicato un comunicato stampa ufficiale in cui ha dichiarato che non sarà più possibile acquistare i suoi biglietti aerei sui siti di alcune Online Travel Agencies (OTA) come Booking.com, Kiwi, e Kayak. Il motivo della scomparsa dei voli Ryanair da queste pagine web è ancora da confermare e le ipotesi riguardo sarebbero diverse, ma ciò di cui si è certi è che la compagnia aerea non è affatto dispiaciuta di questa decisione: “Una gradita rimozione avvenuta a partire dall’inizio dello scorso dicembre” ha infatti scritto la compagnia nel comunicato.

Ryanair avrebbe, inoltre, colto l’occasione per avviare una campagna promozionale di sconti per invitare i possibili compratori ad acquistare direttamente dal loro sito web ufficiale. Una pessima notizia trasformata in una grande opportunità, eppure nel mese di dicembre la compagnia ha registrato un leggero calo nelle vendite, probabilmente causato proprio dall’esclusione di cui sono stati protagonisti.

Il comunicato ufficiale di Ryanair

Ryanair non si è lasciata scoraggiare dalla decisione di alcune OTA di escluderla dai loro siti, cogliendo invece l’opportunità di trasformare questo diniego in una grande opportunità. La compagnia aerea ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui ha spiegato la situazione, definendo “siti pirata” le agenzie di viaggi online interessate, proprio per la tendenza di questi siti ad aumentare le tariffe dei voli delle compagnie aeree per accrescere i loro guadagni.

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Ryanair ha registrato un calo delle vendite nel mese di dicembre

Proprio per questo l’azienda ha deciso di rispondere alla rimozione con “un abbassamento delle tariffe, ove necessario, per incoraggiare tutti i passeggeri a prenotare direttamente su Ryanair.com, dove hanno la garanzia di ottenere sempre le tariffe più basse senza sovraccarichi delle agenzie di viaggi online, informazioni di contatto false o altre truffe su prezzi o rimborsi“.

Una strategia di marketing mirata anche a risolvere il problema del calo delle vendite, seppur minimo, a cui la compagnia irlandese è andata incontro nel mese di dicembre. Una diminuzione delle prenotazioni di circa l’1%, che però secondo Ryanair non comprometterà le vendite del 2024, né avrebbe intaccato l’aumento totale delle vendite registrato nel 2023, corrispondente ad un +9%.

Le cause dell’esclusione

Nel comunicato stampa la compagnia aerea irlandese non ha chiarito le motivazioni dell’improvvisa esclusione delle loro tariffe da varie OTA, indicando tre diverse possibilità come plausibili cause dell’esclusione.

Uno dei motivi potrebbe essere una sentenza dell’Alta Corte d’Irlanda che avrebbe bloccato l’uso di sistemi di scraping sul sito di Ryanair. Di conseguenza, nel caso in cui Ryanair avesse ragione, vorrebbe dire che i siti indicati avrebbero utilizzato dal tecnica del webscraping, che consiste nell’estrazione coatta dei dati di una pagina web attraverso una simulazione della navigazione internet tradizionale con appositi programmi informatici, in grado di salvare e conservare le pagine visitate dagli utenti.

Allo stesso tempo un’altra possibilità vedrebbe alla base dell’esclusione una decisione delle agenzie per la tutela dei consumatori, proprio a causa delle maggiorazioni che tali siti avrebbero sottoposto agli utenti, motivo per cui su altre OTA, come Google Flights che solitamente non applica maggiorazioni, i biglietti aerei siano ancora acquistabili. Non è però da escludere, secondo la compagnia aerea, che abbia influito su tale cambiamento anche l‘iniziativa Know Your Passenger, creata appositamente per difendere i clienti da truffe e maggiorazioni sul prezzo dei biglietti.

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