Dopo sette lunghi giorni di navigazione Odysseus è riuscito a tentare la complessa discesa sulla Luna, toccando finalmente il suolo lunare. Si tratta a tutti gli effetti del primo lander privato ad atterrare sulla Luna. L’allunaggio era previsto per le 23:49 ora italiana di ieri, ma a causa di alcuni problemi si è deciso di ritardare la discesa, permettendo a Odysseus di compiere un altro giro intorno all’orbita della Luna.
L’allunaggio è avvenuto alle 00:23 ora italiana del 23 febb3aio 2024, data che rimarrà nella storia come il giorno in cui gli Stati Uniti sono riusciti a tornare sulla Luna. Un successo che potrebbe velocizzare e garantire il ritorno dell’uomo sul satellite della Terra, grazie al programma Artemis 3, che già da anni è in preparazione negli Usa.
Leggi Anche
“Odysseus ha una nuova casa”
“Possiamo confermare senza dubbio che il nostro veicolo è sulla superficie della Luna e che stiamo trasmettendo“, queste le parole di Tim Crain, direttore di volo che ha partecipato alle operazioni di atterraggio di Odysseus dal centro operativo della Intuitive Machines a Houston, in Texas. I momenti di tensione per la discesa di “Odie” non sono mancati, anche a causa della perdita di segnale che per alcuni minuti non ha permesso di comprendere se l’atterraggio fosse andato a buon fine oppure no.
Dopo attimi di tensione, però, il tanto atteso “bip” è giunto e l’allunaggio è divenuto una certezza. “Odysseus ha una nuova casa“, questo il post sul profilo X della Intuitive Machines che ha annunciato al mondo il successo della loro missione. La Nasa ha invece deciso di optare per un post più ironico: “Il tuo ordine è stato consegnato… sulla Luna!“.
Odysseus, la partenza e il viaggio del lander privato
La missione spaziale IM-1 è partita con successo lo scorso 15 febbraio dalla rampa 39A del Kennedy Space Center con direzione Luna. Un razzo Falcon 9 dell’azienda SpaceX di Elon Musk si è staccato da terra alle 7:05 ora italiana con a bordo il lander Odysseus, cioè una navicella spaziale costruita appositamente per realizzare discese e atterraggi sul suolo dei corpi celesti, costruita dall’azienda privata Intuitive Machines, grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Nasa nel programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services).
L’obiettivo della missione è far atterrare il lander sul suolo lunare, così che gli esperimenti e i dimostratori della Nasa, contenuti all’interno del lander, possano essere utilizzati sul satellite. Non è la prima volta che un lander privato tenta di atterrare sulla Luna, ma finora tutte le missioni si sono dimostrate fallimentari.
Odysseus, le ultime ore decisive prima dell’allunaggio
Nella giornata di ieri il lander prodotto dalla Intuitive Machines è riuscito ad entrare all’interno dell’orbita lunare, uno dei passaggi più complesso di questo viaggio con direzione Luna. Questa volta però, il nome Odysseus sembra aver portato bene all’azienda privata statunitense che finora è stata l’unica a non aver reso il percorso del lander una vera e propria Odissea. I precedenti tentativi di società private avevano previsto viaggi di una durata molto più lunga, circa un mese, ma mai portati a termine a causa di varie problmatiche sorte durante la partenza o l’uscita dall’atmosfera terrestre.
Oggi Odysseus sembra essere la scommessa vincente anche se i problemi che potrebbero sorgere in questa ultima fase del viaggio sono ancora molti. A Houston in Texas, il quartier generale della Intuitive Machines sta tenendo in considerazione e sotto controllo ogni piccola possibilità, nella speranza di poter entrare nella storia come prima società privata ad aver “toccato” la Luna. Per ora infatti, sul suolo lunare sono presenti lander giapponesi e indiani ma di proprietà delle agenzie spaziali nazionali. Quello di stasera, quindi, potrebbe essere il primo allunaggio “privato” della storia.
Odysseus, il nuovo lander lunare privato
Il lander Odysseus possiede al suo interno lo spazio per 12 payload, ovvero zone di carico. Sei di queste sono state acquistate dalla Nasa per caricare i suoi esperimenti, mentre le restanti sei sono state vendute ad altre aziende private che hanno potuto a loro volta caricare esperimenti da far atterrare sulla Luna. È proprio questo l’obiettivo del programma CLPS, una divisione delle spese di viaggio che permette un risparmio considerevole all’agenzia spaziale americana.
Odysseus ha viaggiato verso la Luna per circa una settimana, per poi raggiungere l’orbita del satellite della Terra, dove è rimasta per circa 12 ore. L’allunaggio avverrà sul cratere Malapert A, vicino al cratere più grande della Luna, una delle 13 zone individuate dalla Nasa per l’allunaggio della prossima missione Artemis 3, che dovrebbe riportare l’uomo sulla Luna.
Non è chiaro se il lander Odysseus riuscirà realmente a toccare il suolo terrestre, ma fonti della Intuitive Machines si mostrano speranzose, anche grazie a ciò che è stato compreso dal fallimento di Peregrine, il lander di Astrobotic che lo scorso gennaio non è riuscito a concludere la missione.
Il fallimento del lander Peregrine
Il lander Peregrine di proprietà dell’azienda privata Astrobotic ha visto iniziare il suo viaggio verso la Luna lo scorso 8 gennaio a bordo del razzo Vulcano della United Launch Alliance nell’ambito della missione Cert-1. Una missione che aveva come obiettivo l’allunaggio previsto per il 23 febbraio ma che a una sola settimana di distanza dal lancio ha dovuto abbandonare ogni sogno e fare ritorno sulla Terra.
Alla base del fallimento della missione, che prevedeva l’utilizzo del primo mezzo interamente progettato e costruito da privati, una perdita di carburante che avrebbe potuto mettere in serio pericolo i satelliti situati intorno alla Luna. A seguito di una consultazione con la Nasa, l’azienda Astrobotic ha deciso di terminare la missione e di riportare il lander sulla Terra
© Riproduzione riservata