Il Kuwait si prepara per le elezioni parlamentari di domani 4 aprile, arrivate in un momento particolarmente scomodo per la politica di un paese islamico conservatore. Le elezioni avverranno infatti all’interno degli ultimi 10 giorni prima dell’Aid al Fitr, la festa che indica la fine del mese sacro del Ramadan.
Queste elezioni sono il risultato di una serie di eventi tumultuosi che hanno caratterizzato la scena politica kuwaitiana negli ultimi mesi, e pertanto, potrebbero risultare particolarmente importanti per riportare un senso di stabilità al paese. La presenza del Ramadan potrebbe però avere un’influenza significativa sui risultati.
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Kuwait: molte elezioni in pochi anni
Lo scioglimento del Parlamento da parte dell’emiro del Kuwait, lo sceicco Meshal Al Ahmad, a febbraio, ha dato il via a un nuovo ciclo di incertezza politica nel paese. Tale decisione è stata motivata da una disputa riguardante i commenti ritenuti offensivi del deputato Abdul Karim Al Kandari nei confronti del sovrano, esacerbando le tensioni esistenti all’interno del governo.
La situazione politica stagnante ha ostacolato il progresso sul fronte delle riforme necessarie per diversificare l’economia del Kuwait, affrontando il crescente deficit di bilancio e promuovendo investimenti stranieri. Tale immobilismo ha alimentato la frustrazione dei cittadini kuwaitiani, che ora si apprestano a votare per la quarta volta in appena quattro anni.
Molte candidature ma pochissime donne
L’attesa delle elezioni è stata caratterizzata da un’atmosfera di incertezza, con la preoccupazione degli osservatori per una possibile bassa affluenza alle urne, soprattutto a causa della coincidenza con il mese sacro del Ramadan. Nonostante ciò, la registrazione dei candidati si è chiusa il 14 marzo, con un totale di ben 255 candidature.
Un aspetto significativo di queste elezioni è il declino del numero di candidate donne, che quest’anno sono scese a 13 rispetto alle 27 del 2022 e alle 15 dell’anno scorso. Tuttavia, Jenan Boushehri, l’unica donna ad aver ottenuto un seggio alle ultime elezioni, si candida come presidente in carica, dimostrando la sua determinazione a sostenere la rappresentanza femminile nel governo. Tra i candidati si distingue anche Ahmed Al Saadoun, presidente del parlamento uscente, che con i suoi 89 anni è la figura più anziana nel parlamento kuwaitiano sin dalla sua fondazione nel 1962.
Nonostante le ripetute elezioni e lo stallo politico, 47 dei 50 membri dell’Assemblea nazionale stanno cercando la rielezione, esortando gli elettori a partecipare massicciamente alle urne e a non farsi scoraggiare dalla situazione politica instabile. Le elezioni offriranno l’opportunità di far avanzare il Kuwait sul fronte delle riforme economiche necessarie a riportare stabilità al paese. Resta però da vedere come e in che numero i cittadini risponderanno a tale appello.
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