J.K. Rowling, l’autrice di libri young adult più famosi del globo continua a far discutere e indignare. La “mamma” di Harry Potter è finita da qualche anno all’interno di un turbine di indignazione e odio a causa delle sue idee poco progressiste riguardanti le persone appartenenti alla comunità Transgender.
Un fulmine a ciel sereno per tutti i fan di una saga di libri e film che tra le prime ha portato sul grande schermo un personaggio apertamente omosessuale. Una notizia che però ha dimostrato come l’omofobia, così come il razzismo e le altre forme di discriminazione, possano assumere contorni e sfumature diverse.
Leggi Anche
J.K Rowling ha pubblicato nelle ultime ore alcuni Tweet contrari alla nuova legge legge scozzese intesa a combattere l’incitamento all’odio, in particolare nei confronti delle persone transgender. L’autrice di Harry Potter, saga multi miliardaria che da due decenni è tra i libri più venduti al mondo, ha criticato la nuova legge che secondo lei “apre ad abusi parte degli attivisti che vogliono mettere a tacere chi di noi denuncia il pericolo di eliminare gli spazi riservati alle donne“.
Le parole di J.K. Rowling
“La legge scozzese contro i crimini d’odio entra in vigore oggi. Le donne ovviamente non guadagnano alcun tipo di protezione in più, ma il ben conosciuto attivista trans Beth Douglas, caro ai politici scozzesi, rientra all’interno delle categorie protette. Phew“. Queste le parole dell’autrice che hanno scatenato ondate di odio da parte dei suoi followers e fan.
J.K. Rowling lo scorso ottobre ha dichiarato di essere pronta ad essere arrestata pur di difendere le sue idee. “Ripetete con noi: le donne trans non sono donne” aveva scritto l’autrice su Twitter, attirando su sé diverse accuse, tra cui quella di essere una Terf, ovvero una femminista radicale trans escludente. Nei commenti al suo post diverse persone hanno suggerito di votare per i laburisti, garantendo alla donna la carcerazione, poiché tale partito starebbe pensando di rendere punibile con la detenzione l’atto di chiamare qualcuno con il pronome sbagliato.
La nuova legge scozzese
La legge contro i crimini d’odio voluta dalla Scozia è fortemente contrapposta anche dal premier inglese Rishi Sunak, dell’ala conservatrice del governo britannico. La legge, infatti, estende il reato di incitamento all’odio anche alle identità trans. Sunak avrebbe però dichiarato che nessuno dovrebbe essere perseguito per “aver affermato semplici fatti sulla biologia“, per poi specificare: “Crediamo nella libertà di parola in questo Paese e i conservatori la proteggeranno sempre“.
Particolarmente orgoglioso della nuova legge il primo ministro scozzese Humza Yousaf che ha riferito di essere “molto fiducioso nella capacità della polizia scozzese“, che avrà il compito di attuare adeguatamente la nuova prescrizione.
© Riproduzione riservata