Video shock di Hamas in cui compare un ostaggio coperto di sangue

Nel giorno numero 575 dall'inizio della guerra tra Israele e l'organizzazione terroristica, Hamas ha diffuso il video di un ostaggio gravemente ferito di origine russa

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Il conflitto in Medio Oriente tra Israele e le milizie di Hamas è ormai arrivato al suo 575esimo giorno e non accenna ad attenuarsi. Questa mattina la Protezione civile di Gaza ha reso noto di aver ricevuto un attacco notturno da parte dell’esercito israeliano. Nel bombardamento, che avrebbe colpito il campo profughi di Khan Yunis, nel sud di Gaza, sarebbero rimaste uccise almeno 11 persone, tra cui due bambini di un anno e un neonato di un mese.

Le immagini diffuse da Hamas

Questo pomeriggio il gruppo di Hamas ha diffuso un video scioccante sui propri canali nel quale si vede un ostaggio dell’agguato al festival Nova del 7 ottobre, Maxim Harkin. Sul suo corpo, gravemente ferito, sono applicate delle bende intrise di sangue sulla testa e su un braccio.

Secondo il racconto di Hamas, il 35enne era prigioniero in un tunnel quando questo è stato preso di mira da un attacco aereo israeliano la settimana scorsa. La clip comincia con le immagini, nelle quali si può vedere come Harkin sia stato estratto dalle macerie causate dal bombardamento e rianimato dai miliziani grazie all’uso di maschera dell’ossigeno.

Nella fase successiva del video, Harkin, probabilmente costretto, rilascia una dichiarazione, nella quale ripete la propaganda di Hamas. Si esprime a fatica dicendo: “Questo è il risultato della pressione militare della guerra, per liberare gli ostaggi, come Netanyahu racconta al popolo“. L’ostaggio lamenta la gravità delle sue condizioni di salute e l’assenza di medicine e strutture sanitarie che lo possano curare. E continua: “Se il figlio di Netanyahu o di qualcuno della sua coalizione fosse qui, vi assicuro che la guerra sarebbe finita da tempo. Ma non è così, ed è per questo che ci troviamo qui: 59 ostaggi sottoterra a Gaza“.

Poi l’ostaggio di Hamas si rivolge al popolo israeliano per chiedere aiuto. Il 35enne chiede ai suoi connazionali di insorgere contro il governo israeliano: “Vi chiedo, popolo, uscite per noi. Non abbiamo alcuna speranza se non voi. Vi imploro: non lasciate che il governo normalizzi questa situazione. Netanyahu dirà che è guerra psicologica…Ma vi dico che questo video sarà l’ultima cosa che la mia famiglia vedrà di me“. Ad occuparsi del suo rilascio, è Mosca, dal momento che è nato nella regione di Donetsk e sua madre è di cittadinanza russa.

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