Un bambino di 9 anni ha perso la vita dopo l’attacco ucraino su due villaggi nella regione russa di Bryansk: lo ha annunciato il governatore Alexander Bogomaz. I villaggi di Kister e Borshchyovo, nel distretto di Pogar, sono stati colpiti dal fuoco”, ha dichiarato Bogomaz sul suo canale Telegram: “Più di dieci razzi sono stati sparati da un sistema di lancio multiplo contro obiettivi civili“. Inoltre “le autorità forniranno tutta l’assistenza necessaria alla famiglia del bambino deceduto”, ha commentato.
I morti sono14 e 108 i feriti nella città russa colpita da attacchi ucraini. Lo ha riferito il ministero russo per le Emergenze, precisando che “secondo informazioni aggiornate, 12 adulti e due bambini sono stati uccisi a Belgorod. Altre 108 persone, tra cui 15 bambini, sono rimaste ferite”.
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Kiev sotto attacco
Ieri intanto “su Kiev si è registrato l’attacco più pesante“, in termini di vittime civili riportate. Questa la valutazione del sindaco Vitali Klitschko. “In questo momento – ha affermato il primo cittadino – 16 corpi sono stati recuperati dalle macerie di un magazzino nel distretto di Shevchenkiv. I soccorritori continuano a lavorare e rimuoveranno le macerie fino a domani”, annunciando poi per il 1° gennaio, un giorno di lutto nella capitale ucraina.
Podolyak: “Mai negoziati con la Russia”
Il consigliere del capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che non ci saranno negoziati di pace fra Ucraina e Russia, ma che Mosca sarà alla fine costretta ad accettare un ultimatum per concludere la guerra in corso.
Parlando in un programma televisivo condotto dalla giornalista Natalia Moseichuk, Mykhailo Podolyak, citato dall’agenzia di stampa ucraina Unian, ha sottolineato che “non ci saranno negoziati nel senso classico del termine. Ci saranno richieste finali alla Federazione Russa, immediatamente al massimo livello, e la Russia le accetterà”.
Secondo l’uomo dello staff di Zelensky, non si tratta di un paradosso ma dello sviluppo oggettivo degli eventi in corso: “È una cosa grande, su larga scala, intensiva, difficile, sanguinosa – ha osservato – Tutte le risorse sono coinvolte. E i nostri partner occidentali impegneranno ancora più risorse – ha concluso – anche se questo comporta discussioni difficili”.
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