Un uomo di origini egiziane ha aperto il fuoco in una compagnia di navigazione di Atene, in Grecia. Armato di fucile, l’uomo è riuscito ad entrare nel suo ex luogo di lavoro con la scusa di dover “sistemare alcune faccende e parlare con alcuni ex colleghi“, come hanno dichiarato alcuni testimoni. Una volta all’interno dell’edificio situato a Glyfada, zona del sud di Atene, non ha esitato ad aprire il fuoco contro chiunque avesse davanti. Prima della sparatoria, secondo RaiNews, l’uomo avrebbe tenuto gli ex colleghi come ostaggi, esortando gli agenti greci a isolare la zona.
Grecia, il bilancio della sparatoria
Il bilancio della sparatoria è tragico, con tre vittime tra i dipendenti della compagnia di navigazione. A seguito dell’insano gesto, l’uomo di circa 70 anni ha raggiunto il seminterrato dell’edificio dove ha rivolto il fucile contro se stesso e si è tolto la vita. Una squadra di polizia che è entrata nell’edificio per localizzare l’assassino ha trovato il suo corpo riverso a terra, proprio accanto all’arma, così come due donne in stato di choc nascoste in una toilette. La zona per ora è stata isolata.
Non sono ancora chiare le motivazioni dell’orribile gesto, su cui ora indagano gli agenti della polizia ateniese. L’uomo era stato a lungo caposquadra della compagnia di navigazione ma non sono stati ancora rilasciati i motivi del suo licenziamento.
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