Nella Striscia di Gaza gli orrori della guerra proseguono senza sosta. Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, 2 astensioni e il no degli Stati Uniti. La bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu“.
Il Dipartimento di Stato americano ha aperto più di una indagine su presunti crimini di guerra israeliani a Gaza. Il portavoce Matthew Miller afferma: “Abbiamo una serie di esperti diversi provenienti da tutti i nostri uffici che esaminano i fatti, li applicano al diritto internazionale e fanno valutazioni. Tali valutazioni sono in corso. Al momento non abbiamo ancora concluso che Israele abbia violato il diritto internazionale umanitario, ma abbiamo valutazioni in corso su diversi fronti“.
Il popolo non si arrende e la speranza delle 400 tonnellate ci cibo e beni di prima necessità, giunti via mare a Gaza, aveva riportato un po’ di speranza tra coloro che oltre alle brutalità della guerra continuano a soffrire la fame e la mancanza di igiene. L’operazione voluta dagli Emirati Arabi Uniti, in collaborazione con l’associazione umanitaria World Central Kitchen, nella notte è divenuta di dominio pubblico a causa di un terribile orrore.
Sette operatori umanitari del World Central Center, stanziati a Gaza per portare cibo caldo ai cittadini palestinesi, sono stati uccisi in un raid aereo. I sette volontari stavano lavorando allo smistamento dell’ultimo carico di aiuti giunto nella Striscia. Al momento del raid si stavano allontanando in auto dal Nord della Striscia di Gaza. Tutti e sette, compreso l’autista di origini palestinesi, non sono più scesi da quel veicolo, bombardato nel mezzo della strada.
Usa: l’attacco a Israele
Per alcune fonti Usa un attacco dell’Iran a Israele sarebbe imminente. Per questo il dipartimento della Difesa Usa sta rafforzando le sue posizioni in Medio Oriente come rilevano fonti della Difesa Usa alla Cnn. Lo spostamento di ‘asset’ militari è teso a “rafforzare gli sforzi di deterrenza regionale e aumentare la forza di protezione delle forze Usa”.
L’annuncio delle morti a Gaza
“World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi a Gaza in un attacco dell’Idf (Forze di Difesa Israeliane)“, si legge nel comunicato di WCK, in cui sono state accertate anche le nazionalità delle vittime: “Le vittime provenivano da da Australia, Polonia, Regno Unito. Tra i decessi c’è un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese“.
Immediato il messaggio di vicinanza di José Andres, che nel 2010 fondò il World Central Kitchen per aiutare la popolazione di Haiti colpita dal terremoto. Da quell’anno l’associazione umanitaria non ha mai smesso di portare aiuti alle popolazioni in difficoltà. “Queste persone sono angeli“, ha scritto José Andres su X, sottolineando: “Il governo israeliano deve terminare questi omicidi indiscriminato. Deve smettere di restringere gli aiuti umanitari, di uccidere civili e operatori umanitari e deve smetterla di utilizzare il cibo come un’arma“.
A seguito della notizia dell’uccisione dei sette operatori sanitari, il World Central Kitchen ha deciso di sospendere le attività nella Striscia di Gaza. Non è chiaro se queste riprenderanno o se l’allontanamento della Ong sarà definitivo.
L’esercito israeliano, dopo la condivisione della notizia del rai aereo che ha ucciso i sette volontari, ha dichiarato che “è in corso un esame approfondito ai massimi livelli per comprendere le circostanze di questo tragico incidente“, per poi evidenziare che “l’Idf compie grandi sforzi per consentire la consegna sicura degli aiuti umanitari e lavora a stretto contatto con la WCK nei loro sforzi vitali per fornire cibo e aiuti umanitari alla popolazione di Gaza“.
La Casa Bianca, tramite la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson, si è detta: “Afflitta e profondamente turbata dall’attacco. Gli operatori umanitari devono essere protetti mentre consegnano aiuti di cui c’è un disperato bisogno, ed esortiamo Israele a indagare rapidamente sull’accaduto“.