Questa mattina, la polizia belga ha condotto un’operazione in diverse città, tra cui Bruxelles, Ninove, Charleroi e Liegi a causa di presunte attività legate al terrorismo. Durante l’operazione, sono state arrestate quattro persone: tre minorenni e un adulto, tutti sospettati di avere legami con l’estremismo islamico e di aver pianificato un attentato.
Secondo quanto riportato dalle autorità e dai media locali, nonostante fossero in città diverse, i sospettati stavano organizzando un attacco congiunto, rimanendo in comunicazione tra loro tramite messaggistica. In attesa di conferme, le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire in modo precauzionale, supportate dalle unità speciali della polizia federale.
Accuse ancora da confermare
Durante il blitz, la polizia ha sequestrato telefoni cellulari e computer portatili per analizzarli alla ricerca di ulteriori prove e conferme. Secondo la descrizione fatta dall’emittente francofona RTBF, gli arresti di domenica derivano da un’operazione di polizia volta a identificare persone “potenzialmente violente e sospettate di essere legate all’estremismo islamico“. I quattro indagati sono attualmente sotto indagine.
Momentaneamente, i tre minorenni saranno consegnati alle procure giovanili delle rispettive città di residenza, mentre l’adulto, fermato a Liegi, sarà sottoposto all’interrogatorio del giudice istruttore di Bruxelles. La situazione è in continua evoluzione, e le indagini proseguono per stabilire eventuali ulteriori collegamenti o minacce, tuttavia, al momento non sono stati trovati né esplosivi né armi durante le perquisizioni condotte dagli investigatori.
Belgio: un piccolo Paese per un gran numero di attentati terroristici
Una precauzione necessaria per una Nazione che nella sua storia recente è già stata colpita più volte dagli orrori del terrorismo. Difficile infatti dimenticare gli attentati jihadisti del 2016 in cui 3 attentatori kamikaze si fecero saltare in aria all’aeroporto di Bruxelles e alla stazione metropolitana di Maalbeek causando la morte di 32 persone; o l’attentato del 16 ottobre scorso, in cui un terrorista aprì il fuoco con un fucile semiautomatico sulla folla uccidendo due cittadini svedesi.
Dati i precedenti, le autorità belghe sono rimaste in allerta tentando di evitare il ripetersi di queste tragedie. Dato anche il nuovo antagonismo dei paesi occidentali contro alcuni gruppi terroristici del Medio Oriente, forse sarebbe il caso di aumentare l’attenzione su tali fenomeni anche in Italia: d’altronde, l’attentatore del 16 ottobre era arrivato in Europa dal continente africano passando proprio da Lampedusa.
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