Istat: italiani soddisfatti della giustizia civile, ma è ancora troppo lenta

Quasi 6 milioni di italiani adulti sono stati coinvolti in cause civili nel corso della loro vita, secondo il recente report dell'ISTAT "Cittadini e giustizia civile" per l'anno 2023. Un dato che rappresenta circa il 12% della popolazione, mostrando un lieve aumento rispetto agli anni precedenti

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Nonostante l’alta frequenza dei procedimenti civili nel nostro paese, oltre la metà degli intervistati dell’ultimo report ISTAT (54,2%) si dichiara molto o abbastanza soddisfatta del sistema giudiziario italiano, in aumento rispetto al 44,7% del 2015. Tuttavia, sussistono alcune differenze di genere: il 49,6% degli uomini si dichiara soddisfatto contro il 59,6% delle donne. Gli intervistati tra i 35 e i 44 anni risultano i più soddisfatti (59,6%), mentre i giovani (18-34 anni) e gli anziani (65+ anni) mostrano livelli di soddisfazione inferiori (rispettivamente 49,2% e 51,5%).

Secondo ISTAT, la maggior parte delle cause civili degli italiani riguarda questioni familiari, come separazioni e divorzi, sebbene non manchino controversie legate al mondo del lavoro. Gli uomini risultano essere più frequentemente coinvolti in procedimenti civili, con il 13,3% rispetto al 10,7% delle donne. La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 55 e i 64 anni, con un coinvolgimento del 18,3%.

Giustizia civile: differenze regionali e di genere

Il grado di soddisfazione varia significativamente tra le diverse aree geografiche del Paese. Gli abitanti del Nord-ovest sono i più soddisfatti (59,7%), mentre quelli delle Isole lo sono di meno (47,7%). Le altre regioni mostrano livelli intermedi, con il Sud, il Centro e il Nord-est che registrano una soddisfazione tra il 52% e il 53,3%.

La durata dei processi civili rimane una delle principali preoccupazioni. Solo il 28% delle controversie si conclude entro l’anno di avvio. Il 49,7% dei processi si chiude entro due anni, mentre il 16,9% richiede più di cinque anni. Anche qui, vi sono differenze regionali: nel Nord-ovest, il 56,2% delle cause si chiude entro due anni, contro il 44,4% del Sud e il 46,3% delle Isole.

Un aspetto critico è la scarsa consapevolezza dei costi associati ai processi civili. Solo il 28% degli intervistati dichiara di essere informato sui costi al momento dell’avvio della causa. Le donne mostrano una maggiore consapevolezza (31,5%) rispetto agli uomini (25,2%). La consapevolezza aumenta con il livello di istruzione: dal 18,6% tra chi ha la licenza elementare al 32,1% tra i laureati.

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