Nonostante l’apertura delle domande, il decreto, e i fondi di attivazione, dopo un anno, c’è ancora chi attende di ricevere gli incentivi statali per le sedute psicologiche promesse dal Bonus Psicologo.
Perché il Bonus è bloccato?
A causare il blocco del Bonus Psicologo sembra essere la mancata circolare Inps necessaria ad attivare la piattaforma con le scadenze per la presentazione delle domande.
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In pratica, sembra che le modalità di accesso al Bonus siano arrivate in ritardo. Il decreto è infatti stato approvato solo alla fine di novembre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 gennaio. Ad un mese dall’entrata in vigore del decreto però l’Inps non ha ancora attivato la piattaforma tramite la quale inviare la domanda di richiesta, e per tale motivo, il Bonus è attualmente bloccato.
Che cos’è e in cosa consiste il Bonus Psicologo?
Il Bonus psicologo, ideato dopo la pandemia Covid-19 per “dare sostegno a chi aveva bisogno di supporto per affrontare ansia e depressione derivate da un periodo di restrizioni”, consiste in un contributo economico da poter utilizzare per sedute psicologiche o psicoterapeutiche con specialisti iscritti all’Albo.
Il contributo prevede l’erogazione di un valore massimo di 1 500 euro per i redditi inferiori ai 15 000 euro, di 1000 euro per redditi Isee compresi tra i 15 e i 30 mila euro, e di 500 euro per redditi superiori ai 30 000 euro, ma inferiori ai 50 000. Di questi, si potrà usufruire di 50 euro a seduta sino al raggiungimento del valore massimo ricevuto grazie al proprio Isee.
Per l’attivazione del Bonus, nel 2024, sono stati erogati oltre 8 milioni di euro. In base questa cifra, sarà l’Inps a redigere le graduatorie regionali dei beneficiari.
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