Durante l’81° edizione dei Golden Globe Awards, l’Alta Moda Italiana è stata l’artefice dell’eleganza e dell’audacia dei look delle star presenti all’evento. Primo award show della stagione e dopo lo scioglimento della Hollywood Foreign Press Association dello scorso anno, nella cornice del Beverly Hilton Hotel di Los Angeles si è aperta l'”Awards Season”.
I Golden Globes 2024 sono stati difatti organizzati dalla Golden Globe Foundation, composta da Elridge Industries e Dick Clark Productions. L’award show dei premi conferiti annualmente ai migliori film e programmi televisivi e presentato dal cabarettista e attore statunitense Jo Koy, ha esibito un altro elemento di novità: l’introduzione di un’ulteriore categoria, “Cinematic and Box Office Achievement”, dedicata ai film che hanno ottenuto i maggiori incassi al botteghino.
Le mise della couture italiana ai Golden Globes 2024 hanno stabilito le regole del gioco per quello che sarà il panorama moda per l’Award Season e i prossimi Oscar in calendario all’11 Marzo.
Fin dalla loro nascita nel 1944, i Golden Globes sono stati parallelamente un fashion moment dalle grandi aspettative, un momento gossip non dichiarato, durante il quale il pubblico da divano non aspetta altro che criticare o amare, condannare o osannare le mise delle star. L’edizione 2024 della flamboyant cena spettacolo è stato un trionfo di stile all’italiana, di eleganza audace e sussurrata come solo i designer della penisola sanno creare.
Golden Globe Awards e la moda italiana
Un sogno fluttuante quello della silhouette di Hunter Schafer in Prada, incarnato dall’etereo abito svolazzante dell’ultima collezione.
Rimandendo nella dimensione onirica, Natasha Lyonne in Schiaparelli ha conquistato con l’abito scultoreo per forma e struttura ma dinamico per il tessuto. Il capello ramato è stato poi un guizzo vincente nella composizione del look.
Christina Ricci in Fendi Couture ha deciso di rimanere sul nude, ricamando il suo corpo di pregiati e romantici disegni luccicanti, contrastando il suo moro corvino e l’occhio marcato.
Passando gradualmente alle mise black & white, in questa sede il Diavolo veste Valentino. Meryl Streep ha regnato con il completo nero in sequin, rimanendo classica con camicia bianca e aggiungendo un twist con l’occhiale nero a lente semitrasparente.
La scelta d’archivio Schiaparelli di Carey Mulligan è stata la nota a completamento della sinfonia chic suonata dalla couture italiana. Un abito FW 1949 in scintillante seta nera che fascia alla perfezione l’attrice britannica con il corpetto con scollo a cuore e cristalli pendenti.
La comica e attrice Kristen Wiig ha padroneggiato il palco in Giambattista Valli. Un abito esempio di come far prendere vita al comfort color del nero.
Jennifer Aniston anche questa volta ha mostrato al mondo come rimanere immutabilmente affascinante. Chiaramente, quale maison migliore per farlo se non Dolce & Gabbana?
La chioma rossa ormai segno di riconoscimento di Dua Lipa ha accompagnato l’abito opera d’arte di Schiaparelli dai dettagli oro “scheletrici”.
Ora, trionfo di colori magnetici, cacciatori di sguardi. Taylor Swift si è ricoperta di verdi paillettes Gucci, evidenziando la sua grinta e la sua tenacia.
Julianne Moore in Bottega Veneta ha dato vita ad un abito in lana rossa con rigido bustier. Simpatico il dettaglio delle tasche che le ha probabilmente permesso di portare con sé snack e burrocacao.
Finendo con fuochi d’artifico e un look copycat di Barbie Superstar 1977 ricreato da Giorgio Armani con Andrew Mukamal, stylist dell’attrice. Arriva Margot Robbie in Giorgio Armani Privé. Un ultra glamourous abito dal riconoscibilissimo rosa e uno spumeggiante tulle.
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