Sale nuovamente la tensione a Torino. Nella mattinata è stato organizzato dai collettivi universitari un corteo pro Palestina contro il convegno dei ministri. Gli studenti attivisti e del collettivo Cambiare Rotta sono partiti da Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche dell’Università della capoluogo piemontese per raggiungere il castello del Valentino, sede della facoltà di Architettura.
Un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione al grido di ‘Palestina libera’ nel Castello durante la Conferenza degli addetti scientifici e spaziali. Parte dei ragazzi sono stati stata bloccati prima dell’ingresso nel Salone d’Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell’evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese che ha gridato: “Prendete posizione contro un genocidio contro il popolo palestinese e il popolo curdo. Non
vogliono interrompere gli accordi con Israele e voi state qui a discutere mentre c’è gente che muore“.
Torino: gli scontri con le autorità
Le tensioni si sono accese durante il corteo, nella strada per raggiungere il castello, dove era in corso la conferenza “L’Italia tecnologica motore dell’internazionalizzazione” degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli con la presenza di numerosi ministri. I manifestanti hanno cercato di forzare per oltre 10 minuti il cordone della polizia schierato, ma sono stati prontamente respinti dagli scudi delle forze dell’ordine. Il corteo è poi proseguito sulle vie del centro al grido di “Tout le monde deteste la police” “fuori la polizia dal corteo”.
In testa al corteo lo striscione con la scritta “Fuori i sionisti dall’università: Bernini, Tajani, Lollobrigida non vi vogliamo“. Erano almeno cinquanta i partecipanti alla manifestazione di Torino che sono stati respinti dalla polizia. Oltre 30 persone sono state identificate dalla Digos e tra queste, c’erano anche i militanti del centro sociale Askatasuna che hanno coordinato i vari tentativi di sfondamento durante la mattinata.