Scontro senza quartiere tra Vittorio Sgarbi e la trasmissione Rai, Report. Il critico d’arte si trova di nuovo al centro di una tormenta mediatica in seguito alle recenti accuse mosse dalla trasmissione sul suo presunto riciclaggio di opere d’arte. Sgarbi, noto per il suo linguaggio eloquente, ha annunciato con decisione la sua intenzione di citare in giudizio gli autori Report e Fatto Quotidiano, Manuele Bonaccorsi e Thomas Meckinson, richiedendo un risarcimento danni di ben 5 milioni di euro per il danno d’immagine che gli è stato arrecato a seguito dell’inchiesta.
Dalle accuse di Report alle controaccuse di Sgarbi
Questa volta, la questione principale non ruoterebbe intorno all’opera La Cattura di San Pietro di Rutilio Manetti, ma al Concerto con bevitore, dipinto attribuito a Valentin de Boulogne, e le varie accuse contro Sgarbi di illecita esportazione. Il critico d’arte rifiuta la ricostruzione di Report e sostiene con forza che nessun esperto ha mai attribuito il dipinto al pittore francese Valentin de Boulogne, come è stato riportato dagli autori dell’inchiesta di Report.
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Pertanto, respinge categoricamente l’accusa di illecita esportazione, sottolineando che il valore dell’opera, secondo le indagini, è inferiore a quello richiesto per configurare tale reato e che quindi non vi sarebbe stato motivo per lui compiere un reato simile. Sgarbi continua a difendersi affermando anche che non è mai stato proprietario del dipinto e che non ha mai incontrato il venditore, sostenendo che le affermazioni di Report costituiscano una denigrazione sistematica della sua immagine.
Le polemiche contro Sgarbi
La polemica, tuttavia, si estende oltre l’ambito artistico, coinvolgendo anche il mondo della politica, e in particolare i deputati del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato una mozione di revoca contro Sgarbi alla Camera dei Deputati. Sgarbi ha deciso di rispondere con fermezza anche in questo caso, accusando il Movimento 5 Stelle di gettare discredito sulle istituzioni, menzionando il finanziamento illecito al fondatore del partito, e soprattutto definendo la loro denuncia di turpiloquio piuttosto ipocrita, date le origini del Movimento con il Vaffa day.
Nel frattempo, durante un’intervista allo stesso Vittorio Sgarbi, da parte del giornalista Report, Manuele Bonaccorsi, il critico d’arte ha di nuovo dato in escandescenza, inveendo contro il giornalista con insulti e frasi del tipo “Se lei muore in un incidente stradale, io sono contento”. All’apice dell’esasperazione, non soddisfatto dagli insulti scagliati, Sgarbi si è alzato in piedi e, per qualche motivo, ha minacciato di togliersi i pantaloni e mostrare i suoi genitali alla videocamera.
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