Sassari, cinghiate e schiaffi al figlio disabile di 11 anni: arrestato

Il bambino è stato prontamente allontanato dal nucleo famigliare, dove le violenze paterne erano ignorate dagli altri parenti stretti; il padre è stato arrestato in flagranza differita e ora è in attesa dell'udienza di convalida

Redazione
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Una serie di intercettazioni ambientali audio e video hanno salvato un bambino di undici anni affetto dallo spettro dell’autismo dalle violenze del padre trentenne. È accaduto in un Paese in provincia di Sassari dove, nel silenzio consapevole dei famigliari, il bambino subiva da anni le ingiurie e l’aggressività paterna. Cinghiate, schiaffi, ingiurie, insulti e minacce di morte, questo è quanto emerso dalle intercettazioni degli inquirenti che hanno immediatamente avviato le procedure “Codice Rosso”, salvando il bimbo dalle violenze ed arrestando suo padre in flagranza differita.

Una storia sconvolgente che ha riaperto la questione delle violenze sui più deboli. Anziani, disabili, minori che troppo spesso subiscono le angherie di chi ha più potere e si approfitta delle loro vulnerabilità. Questa volta la sorte peggiore è capitata da un bambino con serie difficoltà che non è stato in grado di difendersi e che non ha trovato supporto in chi per primo avrebbe dovuto difenderlo. Il silenzio dei famigliari, consapevoli degli abusi, ha permesso al padre del bambino di proseguire con le violenze, indisturbato.

Sassari, l’arresto del padre

Proprio le intercettazioni ambientali, disposte dalla Procura nell’abitazione dove padre e figlio vivevano insieme ad altri famigliari, hanno permesso di far scattare l’arresto in flagranza differita nei confronti del padre, che ora si trova nel carcere di Bancali in attesa dell’udienza di convalida. Il minore è stato prontamente allontanato dal nucleo famigliare, su disposizione del Tribunale per i minorenni di Sassari, ed è ora ospite di una struttura protetta specializzata.

Questo tipo di ordinanza cautelare è applicabile grazie alle nuove regole del Codice rosso, procedura che consente, nel caso di maltrattamenti in famiglia, l’arresto entro 48 ore dal compimento del reato. È la prima volta che questa nuova procedura viene applicata nella Regione Sardegna.

Cos’è la procedura Codice rosso

Con la dicitura Codice rosso si intende la riforma emanata con legge 69 del 2019, intitolata “Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere“. Si tratta di una normativa che introduce nuovi reati, inasprisce le sanzioni per quelli esistenti e disegna una procedura su misura per tutelare meglio e prima chi vive situazioni a rischio.

Grazie a questa riforma è possibile velocizzare i tempi per l’avvio del procedimento penale dei reati di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, connessi a contesti familiari o nell’ambito di relazione di convivenza.

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