Roma, 19enne muore per fotografare murales

L'incidente è accaduto nell'edificio dell'ex Molino Agostinelli. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza era in compagnia delle amiche quando sarebbe precipitata dal settimo piano

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Una 19enne è morta a seguito di una caduta dal settimo piano dell’ex Molino Agostinelli, struttura industriale abbandonata da oltre vent’anni in via del Pescaccio, nel quartiere Aurelio di Roma.

La ragazza sarebbe entrata nello stabile sabato pomeriggio, in compagnia di tre amiche, per fotografare i murales dipinti sulle pareti dell’edificio.

Roma, la ricostruzione dei fatti

Secondo le prime ricostruzioni, il tragico incidente si sarebbe consumato mentre la vittima si trovava al settimo piano dell’edificio, dove sarebbe caduta nel vuoto sporgendosi da una feritoia.

Prontamente sono intervenute le forze dell’ordine e i soccorsi a seguito della segnalazione delle amiche presenti. A causa del grande volo, gli operatori del 118 intervenuti hanno solo potuto constatare il decesso. Il corpo è finito in un silos e per recuperalo è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato per ore sperando di trovarla ancora in vita.

A essere incaricato delle indagini è stato il commissariato di Monteverde. Le amiche presenti già sono state sentite dagli inquirenti e hanno detto di essere entrate lì per passare un pomeriggio diverso, spinte dalla curiosità e dalla voglia di fare qualche foto.

Il sostituto procuratore Giulia Guccione ha disposto il sequestro della salma e dei telefoni cellulari della vittima e delle tre amiche presenti. L’atto è stato necessario per effettuare l’apertura un fascicolo per omicidio colposo, al fine di disporre gli esami necessari e ipotizzando responsabilità legate alla mancata messa in sicurezza dell’immobile.

L’ex Molino Agostinelli, attivo per 50 anni nella produzione di farine, è stato dismesso dopo il fallimento dell’attività. Mantenuto per qualche anno come deposito di materiali di stoccaggio e stato poi definitivamente abbandonato. L’assenza di protezioni alle aperture e il degrado strutturale lo rendono da tempo un sito pericoloso. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli edifici abbandonati nella capitale, molti dei quali rimangono facilmente accessibili al pubblico.

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