Regina Coeli, detenuti in protesta: a quando i provvedimenti dal governo?

A darne notizia l'USPP Lazio: "Il sovraffollamento nelle carceri romane, e non solo, ha raggiunto numeri spaventosi. Servono provvedimenti urgenti o sarà il caos". Sul fronte dei rimedi dovrebbe arrivare il decreto svuotacarceri del Ministro Nordio a luglio (se non slitta ancora)

Redazione
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Arrivano notizie di una forte protesta iniziata questa mattina e ancora in corso organizzata da parte dei detenuti di Regina Coeli. A dichiararlo l’USPP Lazio, l’Unione Sindacati della Polizia Penitenziaria Lazio. L’amministrazione penitenziaria, appena appreso il fatto, si è mobilitata facendo intervenire gli agenti provenienti anche da altri istituti del Lazio per arginare la protesta in atto.

Regina Coeli, il motivo della protesta

Già da alcuni giorni i ristretti protestano fortemente per le condizioni di vita all’interno dell’istituto romano, dovute specialmente al sovraffollamento, oltre il 180%. Questa la motivazione principale dichiarata già lo scorso martedì durante l’intervento del Presidente del Tribunale di sorveglianza e il Magistrato di Sorveglianza di Roma.

Non solo, tutte le richieste e le denunce sulla difficile vita intramuraria sarebbero accompagnate da azioni violente: sono volate tra le celle bombolette spray, altri oggetti dagli spioncini e sembra che in queste ore i detenuti stiano incendiando qualche straccio all’interno delle sezioni.

Solo una settimana fa si era recato anche il sottosegretario alla Giustizia on.le Andrea Del Mastro, per verificare le condizioni lavorative del personale di Polizia penitenziaria, pedagogico, sanitario e amministrativo sempre più in difficoltà nelle attività da svolgere in tale ambito.

Carceri laziali quasi al collasso

Oggi i numeri delle carceri laziali registrano il 130% del sovraffollamento. Non solo sembrano essere scoppiate proteste per i troppi detenuti all’interno degli istituti, bensì anche contro la discussione che si sta avendo in sede politica rispetto all’emergenza carcere. Parliamo del decreto svuotacarceri, provvedimento atteso (si spera senza ulteriori slittamenti) per il mese di luglio.

Il decreto svuota carceri di Nordio: quando?

La tanta attesa sarebbe stata giustificata dallo stesso Guardasigilli Carlo Nordio, che ha dichiarato: “Ci vuole ancora tempo per metterlo a punto, ma è in arrivo prestissimo“. Nel decreto dovrebbero essere contenute risorse aggiuntive per le case circondariali, dall’aumento del personale penitenziario, alla costruzione di nuovi padiglioni, ma soprattutto servirebbe a semplificare la procedura della liberazione anticipata. Inoltre, per alleviare la tensione nelle carceri, si aumenta la possibilità di colloqui telefonici interfamiliari.

Il Guardasigilli, inoltre, ha assicurato che nel decreto sarà presente anche una norma che disciplina il procedimento sui benefici penitenziari ai detenuti che dimostrano buona condotta, senza introdurre sconti di pena. L’obiettivo è quello di alleviare il carico ai tribunali di sorveglianza, oberati da 200mila richieste annue, e garantire i diritti già sanciti dalla legge.

Nel frattempo, luglio o non luglio, le carceri laziali (e non solo) sono in forte fermento. A livello nazionale sono all’ordine del giorno le proteste e le rivolte dei detenuti per le cattive condizioni di vita detentiva che non rispetterebbero l’art.27 della costituzione.

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