In uno studio gremito di ospiti, sotto le accecanti luci dei riflettori e tra gli applausi dei fan e dei tifosi di tutta Italia, l’elegante e intraprendente Antonella Biscardi ha dato avvio ad una puntata speciale del Processo di Biscardi, dedicata alla cerimonia di premiazione dei personaggi di spicco del mondo dello sport, in particolare quello del calcio.
Accompagnata nella conduzione dai giornalisti Carlo Paris e Marco Civoli, Antonella Biscardi ha guidato il pubblico in un’emozionante viaggio nei successi sportivi degli atleti del nostro Paese. Oltre ai grandi nomi dello sport, come il nuotatore Gregorio Paltrinieri e il pilota motociclistico Francesco Bagnaia, sono stati premiati i grandi nomi della comunicazione sportiva, a livello giornalistico e amatoriale. Immancabili in studio anche gli storici conduttori Maurizio Biscardi e Vittoria Castagnotto, stavolta però nelle vesti di pubblico del Processo, così come la redazione di Sportfocus24 che, come hanno ricordato i giornalisti Luca Vano e Carlotta Desirello, hanno potuto assistere “alle premiazione di quei campioni dello sport che trattiamo ogni giorno“.
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Ad aprire la puntata il collegamento di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha patrocinato l’iniziativa del Premio Biscardi. Un ricordo emozionante di Aldo, “che ha cambiato il modo di fare giornalismo sportivo in televisione“, e poi un ringraziamento e un incoraggiamento speciale a Maurizio e Antonella, che per il secondo anno consecutivo portano avanti la memoria del premio. A far tentennare il presidente del Coni solo una domanda pungente di Marco Civoli che ha chiesto la sua opinione sul caso Acerbi-Juan Jesus. “In fin dei conti siamo al Processo” dichiara scherzosamente il giornalista e Malagò ribatte ridendo: “Per dirla alla Aldo, mi avete fatto ‘il colpo del gobbo’“.
La giuria composta da Federico Buffa, Novella Calligaris, Darwin Pastorin, Simonetta Pattuglia e Andrea Paventi è stata guidata per il secondo anno di seguito da Max Giusti, che si è detto “onorato di poter lavorare alla decisione di premi così prestigiosi” e ha poi dichiarato: “Sono tante le persone che potranno raccontare di aver ricevuto questo riconoscimento e non c’è nessuno che possa non essere fiero di averlo avuto. Grazie Aldo per aver reso spettacolare il calcio, per averlo portato nelle case degli italiani“. Ad accompagnare la serata i Cosmonauti Borghesi, band di giovanissimi talenti che hanno composto per ogni premio un breve jingle, che rappresenta la filosofia del premio, tra tradizione e innovazione.
Personaggio dell’anno a Francesco Bagnaia
Ad aprire la cerimonia in prima serata è stato Francesco Bagnaia che, con i suoi 27 anni e i tre titoli mondiali conquistati, si è conquistato il Premio Biscardi “Personaggio dell’anno”. “Voglio farvi un grandissimo ringraziamento, è sempre bello ricevere premi per i propri valori” ha commentato soddisfatto il pilota motociclistico, dimostrando la sua immensa gratitudine alla giuria e al Processo di Biscardi.
Bagnaia è stato il primo a ricevere il premio realizzato dall’artista Massimiliano Ferragina, che già lo scorso anno si era occupato della realizzazione dei Premi Biscardi. “Anche quest’anno il concept è stato quello di un cuore, simbolo di forza, movimento e sport. Quest’anno però questo cuore è cresciuto, ha delle radici, che rappresentano il legale con lo sport, il team e l’Italia, ed è anche germogliato, con alcune foglie che rappresentano i valori belli dello sport“.
Premio alla Carriera a Rosanna Marani
La seconda premiata della serata è stata Rosanna Marani, prima donna a diventare giornalista sportiva nel 1976 e prima giornalista a condurre una trasmissione sportiva in televisione. A lei il “Premio alla Carriera“, per celebrare il suo giornalismo popolare, innovativo e originale. Premiata da Carlo Civoli che l’ha elogiata, definendola colei che “ha rotto un mare di ghiaccio, una vera e propria pioniera“.
La giornalista si è mostrata commossa, ma anche immensamente grata e soddisfatta. “Essere ricordati a quasi 80 anni è quasi un privilegio e io me lo voglio godere tutto” ha affermato sul palco del Processo di Biscardi, tra gli applausi del pubblico. Per lei anche una sorpresa: in collegamento con lo studio il giornalista Darwin Pastorin che ha voluto salutarla personalmente e complimentarsi con lei per “aver fatto la storia del giornalismo, raccontando lo sport in un periodo storico complesso“.
Miglior Atleta a Gregorio Paltrinieri
Gregorio Paltrinieri, da poco vincitore di due medaglie d’argento nella World Cup in acque libere in Egitto, si è guadagnato Il Premio Biscardi al Miglior Atleta, come celebrazione del valore che l’atleta ha dimostrato nella sua disciplina, sempre praticata con cuore e determinazione. A ritirare il premio del nuotatore era presente in studio Silvia Salis, vicepresidente del Coni, che ha descritto Paltrinieri come un atleta “dai grandi successi e dalle grandi medaglie, così come i suoi colleghi“. Paltrinieri si è detto ancora molto ambizioso: “Non so neanche io dove sto arrivando, sono molto carico per le prossime olimpiadi. Vediamo che ci aspetta“.
A voler elogiare il campione anche il senatore Maurizio Gasparri, tra gli ospiti in studio, che ha celebrato i successi del nuotatore e ha ricordato: “Paltrinieri è un campione, quando lo sport contempla grandi distanze chiede grandi talenti e qualità“.
Premio Narrativa e Saggistica: Osho
Per il Premio Narrativa e saggistica è tornato sul palco l’animatissimo Maurizio Biscardi, pronto a premiare un uomo da lui stesso profondamente apprezzato e ammirato. Si tratta di Federico Palmaroli, in arte “Osho”, vignettista e interprete teatrale di grande successo. “Ho trovato geniale il tuo modo di raccontare le cose – confessa infatti Maurizio Biscardi – Io ripubblicavo i tuoi post perché li trovavo bellissimi, è quindi per me un enorme piacere“.
Palmaroli, dopo aver ringraziato il Processo e aver ricordato come “Aldo in un panorama di pesantoni è stato una boccata d’aria fresca“, ha raccontato perché ha deciso dopo anni di anonimato di uscire allo scoperto: “Quando escono i primi titoli su di te, quando pubblichi i primi libri, allora diventa necessario“.
Premio alla Carriera: Gianfranco Sciscione
Il secondo Premio alla Carriera della serata è stato consegnato al l’imprenditore ed editore Gianfranco Sciscione, che sul palco del Processo ha voluto ricordare come “gli ultimi tre anni con Aldo Biscardi, in questo studio abbiamo fatto le ultime puntato de Il Processo di Biscardi. Quando io ebbi questo onore, perché io da ragazzo lo seguivo, per me averlo avuto nei miei studi è stato un onore e allo stesso modo per me oggi è un onore ricevere qui questo premio“.
Personaggio New Media: gli Autogol
Non solo premi a chi dello sport ha fatto la sua vita, ma anche riconoscimenti a coloro che sono riusciti a migliorare e rendere più originale la comunicazione sportiva. Il Premio New Media di quest’anno è stato assegnato a Gli Autogol, trio composto da Michele Negroni, Alessandro Iraci e Alessandro Trolli, premiati per aver creato un proprio brand attraverso le nuove tecnologie.
A consegnare loro il premio il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio Guido D’Ubaldo, più volte ringraziato dal trio. Impossibile poi non mettere in scena sul palco del Processo di Biscardi una scenetta comica, in esclusiva per il pubblico, per mostrare quelle capacità comunicative che hanno assicurato ai tre giovani talenti il loro premio.
Premio Comunicazione Tv: Stefania Renda e Guido Meda
Il Premio Comunicazione Tv ha avuto ben due vincitori: la giornalista di Sport Sud Stefania Renda e il giornalista e telecronista sportivo Guido Meda. A premiare Stefania Renda è salito sul palco l’ex portiere azzurro e campione della Nazionale Marco Amelia. “È un onore per me ricevere questo premio e riceverlo dalle mani di Marco Amelia, che oltre a essere un campione azzurro, ha giocato a Palermo, quindi siamo vicini di casa e questo premio può seppellire le rivalità“, ha confessato scherzosamente la giornalista.
Guido Meda ha invece voluto ringraziare la giuria e tutti coloro che hanno partecipato alla creazione di questo premio, per poi ricordare: “Nella mia epoca di formazione c’era solo Aldo Biscardi, sono orgoglioso di aver meritato secondo voi questo premio“.
Premio Comunicazione radio: Dario Ricci
Fabrizio Bocca, giornalista e autore de La Scheda di Biscardi è salito sul palco per consegnare il Premio Comunicazione Radio a Dario Ricci, “grande giornalista che conosce tutto e fa tutto“, premiato per la sua innata di capacità di raccontare anni di sport. Una volta al Processo nessuno può sfuggire alle domande pungenti sull’attualità sportiva, e stavolta è caduto nella trappola anche Dario Ricci.
“Cosa sta succedendo a Milano, dove sta per arrivare lo scudetto eppure sembra mancare una direzione societaria?“, chiede Marco Civoli a cui Ricci risponde sincero e divertito: “Devo dire che non ho fatto i compiti a casa, la stella arriverà e io vedo una rotta tracciata. Quando attiri l’attenzione vincendo, arrivano anche gli sponsor, quindi vincere dovrebbe essere la prima cosa da fare, non l’unica, ma almeno la prima“.
Premio Comunicazione Podcast: Malcolm Pagani con “Dicono di te“
A chiudere la kermesse del Processo, il Premio alla Comunicazione Podcast, che ha visto vincere Malcolm Pagani, grazie al suo “Dicono di te“. “Sono molto contento di aver ricevuto questo premio, e di averlo ricevuto dal programma di Aldo. Quando ero un ragazzo avevamo solo Aldo ed essere qui oggi ha un grande significato per me” . Un premio per un uomo che ha fatto della sua sola voce un mezzo di comunicazione efficace e originale, seguito da migliaia di persone e capace di intrattenere e appassionare, in un panorama comunicativo ormai saturo.
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