Polveri Sottili ridotte del 45% negli ultimi 10 anni, Pichetto: “Dati utilizzati per transizione energetica”

Gas serra, cambiamenti climatici e inquinamento del rumore. Il Snpa mostra un leggero miglioramento dell’inquinamento ambientale, ma i dati restano preoccupanti.

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Le concentrazioni di PM 10 sono calate del 45% fra il 2013 e il 2022, ma nel 2022 è stato sfiorato il valore limite giornaliero della normativa nazionale”. A rivelarlo in 4° Rapporto Ambiente del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (Snpa).

Nonostante il calo delle polveri sottili negli ultimi 10 anni e nonostante il raggiungimento degli obiettivi europei sullo sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili e sullo smaltimento dei rifiuti, i dati sull’inquinamento in Italia restano comunque preoccupanti e ben lontani dai limiti previsti dall’Oms.

Smog Ansa 2 1
Polveri sottili

Inquinamento ambientale: i dati del Snpa

Il rapporto del Snpa mostra un miglioramento della qualità d’aria grazie anche ad uno sviluppo dell’agricoltura biologica e dei controlli negli impianti produttivi. Dall’altra parte non registra però miglioramenti significativi nelle emissioni di gas serra, nella produzione di rifiuti e sul consumo del suolo. Per quanto riguarda, nello specifico le emissioni di gas serra, nel 2021, hanno subito un aumento dell’8,5% rispetto al 2020. Venne per tale motivo approvato un Piano Unico della Regione Lombardia allo scopo di attuare strategie in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici degli ultimi anni.

Rimane invece stabile, in base ai dati del Snpa, la situazione nell’adattamento ai cambiamenti climatici e nella gestione delle aree protette e del rumore. Quest’ultimo non ha subito cali significativi, ma comunque la percentuale delle sorgenti per cui si rilevano superamenti dei limiti normativi è scesa dell’1,3% rispetto al 2013 raggiungendo così il 42,7% nel 2021.

In merito a quanto emerso dal Rapporto Snpa il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato l’importanza di conoscere i dati ambientali per poter poi adottare soluzioni mirate ai cambiamenti climatici, alla tutela della biodiversità, all’economia circolare, e ha assicurato che i dati del Rapporto verranno utilizzati per “la transizione energetica all’insegna della sostenibilità”.

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