Un’istituto superiore di Pescara è finito al centro di una bufera mediatica a causa di una vicenda scioccante e al limite del surreale avvenuta tra le sue mura. Una delle studentesse che frequenta l’istituto avrebbe infatti confessato alla psicologa della scuola di aver intrattenuto una relazione con una docente. La giovane avrebbe dichiarato di aver partecipato in maniera consenziente alla storia, che includeva ovviamente rapporti sessuali, almeno finché la donna non avrebbe iniziato ad assumere dei comportamenti ossessivi legati alla gelosia.
La psicologa ha quindi denunciato la situazione alle autorità ed il Gip del Tribunale di Pescara ha emesso un provvedimento nei confronti dell’insegnante, che è stata sospesa dal suo lavoro per un anno. La donna, inoltre, ha il divieto di contattare la minore, ormai 16enne.
Pescara: le chat
Si scoprono le chat tra la giovane e la sua professoressa. Il Corriere della Sera riporta alcuni messaggi scioccanti risalenti a capodanno 2022: “Quanto ti vorrei qua, mo’ se stavamo assieme ce ne andavamo…“. Poi: “Ma se c’è la kiss cam in piazza ci baciamo?“, “quanto ti voglio bene, quanto ti sta bene la maglietta, sei bella, sei bona“.
In procura l’insegnante si è avvalsa della facoltà di non rispondere. “C’è un crucifige già in atto“, afferma al Corriere Carla l’avvocato della prof, Tiboni: “Sabato si è verificato un fatto grave contro di lei per il quale presenterò denuncia“. L’inchiesta è partita dalla segnalazione della psicologa della scuola, alla quale si era rivolta l’adolescente raccontandole di quel rapporto anormale con la sua professoressa. “La professoressa mi piaceva tanto come persona ma nel senso che la vedevo come punto di riferimento nel senso di amicizia, non era mia intenzione fare altro insomma” aveva affermato la giovane. Più avanti l’insegnate avrebbe iniziato a riferirsi a lei con vezzeggiativi come «piccola», «amore», «tesoro»: “Pensavo fosse per ridere. E pure io glielo dicevo, anche perché lei è davvero una bella donna“.
Pescara, una vicenda dai contorni non ancora definiti
L’inizio della relazione tra la docente e la 14enne risalirebbe al 2022. Non è ben chiaro come sia iniziato tutto, ma secondo i racconti delle due vi sarebbero stati incontri fugaci all’interno dei bagni e del laboratorio dell’istituto superiore di Pescara, così come incontri a casa dell’insegnante. Proprio all’interno dell’abitazione si sarebbe poi consumato un rapporto sessuale tra le due.
La giovane, pur avendo dichiarato di essere consenziente al momento del rapporto, non può essere considerata tale a causa della sua età e del rapporto di potere esistente tra lei e la docente. Nell’ordinanza emessa nei confronti della donna, infatti, si legge: “Il rapporto di affidamento tra precettore e allieva vale a neutralizzare l’efficacia del consenso della minore“. La relazione tra le 14enne e la sua insegnante si sarebbe conclusa a causa degli atteggiamenti possessivi della donna, che aveva iniziato a manifestare gelosia nei confronti della minore.
Il pubblico ministero Gabriella De Lucia, tramite la procedura del codice rosso, avrebbe chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della docente. Tale misura è stata però ritenuta eccessiva e la donna, ad ora, ha solo il divieto di avvicinamento alla giovane. Il legale della docente ha annunciato di voler effettuare ricorso al tribunale della libertà.