La strage delle morti bianche prosegue senza sosta. Ad essere stato strappato dalla vita e dall’affetto dei suoi cari stavolta è stato un operaio di 55 anni, originario di Terni e deceduto al confine tra le province di Arezzo e Perugia, nella zona di Ferretto di Cortona, nel comune di Castiglione del Lago. L’uomo è stato coinvolto in un terribile incidente e neanche l’intervento tempestivo dei soccorritori del 118 ha potuto salvarlo.
Secondo quanto finora ricostruito dai carabinieri intervenuti sul luogo del decesso, il 55enne sarebbe stato travolto da un muletto, guidato da un suo collega che non si sarebbe accorto della sua presenza. Il mezzo pesante, infatti, si stava muovendo in retromarcia e sembrerebbe che la visibilità del conducente fosse ridotta. L’operaio è quindi rimasto schiacciato dal mezzo pesante e sarebbe morto sul colpo.
Il 55enne era titolare di una ditta operante nel settore delle lavorazioni meccaniche agricole per conto di terzi. Al momento dell’incidente l’operaio si trovava in un’azienda agricola ed era intento a scaricare del materiale. Sul posto oltre all’ambulanza e ai carabinieri, sono intervenuti anche i vigili del fuoco.
Non solo Perugia, i terribili dati sulle morti sul lavoro
L’emergenza delle morti sul lavoro continua a stritolare il nostro Paese come se si trovasse in una morsa. I dati sulle morti bianche sono terrificanti e continuano a far discutere l’opinione pubblica e le autorità. Il terribile incidente, avvenuto a Firenze lo scorso 16 febbraio e in cui hanno perso la vita cinque operai di un cantiere edile, ha aperto una ferita profonda nell’Italia. I numeri riportati dall’Inail e dalle altre agenzie del lavoro non solo solo statistiche. A perdere la vita quotidianamente, a causa della poca sicurezza sul lavoro o per terribili incidenti, sono persone reali, con affetti, passioni e sogni.
Nei primi due mesi del 2024 sono state 119 le persone che hanno perso la vita sul lavoro. Un numero cresciuto del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una crescita, che se si dovesse mantenere costante nel corso dell’anno, porterebbe a risultati catastrofici. Si tratta di cinque morti in più rispetto al 2022, 15 in più sul 2021, 11 in più sul 2020 e due in meno sul 2019, come riporta l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Amil).
Inoltre, a febbraio sarebbero aumentati sia i casi di incidente mortale sul luogo del lavoro, che sono passati da 73 a 91, sia quelli in itinere, ovvero accaduti nel periodo in cui il lavoratore si stava recando a lavoro o stava tornando nel suo domicilio a fine turno. Questi, infatti, sono passati da 27 a 28.