Papa Francesco: “Non mi dimetterò, ma nel caso sarò Vescovo Emerito di Roma”

Il prossimo 19 marzo verrà pubblicata la biografia sul pontefice "Life. La mia Storia nella storia", scritta assieme al vaticanista Fabio Borghese. Una narrazione dei punti fondanti della vita del Papa, dall'infanzia fino ai tempi più recenti

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Penso che il ministero petrino sia ad vitam e dunque non vedo condizioni per una rinuncia” ha confessato Papa Francesco nella sua biografia “Life. La mia storia nella Storia“, scritta insieme al vaticanista Mediaset Fabio Borghese e in uscita in Italia il prossimo 19 marzo. Una biografia, letta in anteprima dal Corriere della Sera, che ripercorrerà le tappe salienti della vita del pontefice, in relazione ai grandi eventi storici da lui vissuti: la Seconda guerra mondiale, le bombe atomiche, il golpe in argentina, le dimissioni di Papa Ratzinger, la pandemia da Covid-19, fino agli eventi più recenti.

Tanti i temi affrontati nel libro, dai ricordi d’infanzia, passando per la sua educazione e formazione e alla scoperta della decisione del conclave che l’ha nominato Papa, fino alle idee su temi scottanti, come l’aborto e le coppie omosessuali. Numerosi episodi inediti e anche tante riflessioni sugli ostacoli incontrati durante il suo percorso per diventare Vescovo di Roma, titolo che vorrebbe mantenere nel caso di una dimissione forzata, come ha annunciato il Santo Padre stesso: “Se dovesse subentrare un impedimento fisico ho già firmato all’inizio del pontificato la lettera con la rinuncia che è depositata in Segreteria di Stato. Se questo dovesse succedere, non mi farei chiamare Papa Emerito, ma semplicemente vescovo emerito di Roma“.

Papa Francesco: “Una ragazza mi fece girare la testa

Papa Francesco ha ripercorso gli anni della sua giovinezza, dai giorni passati con i nonni che gli hanno insegnato il dialetto piemontese, ai giorni all’oratorio durante il periodo della Seconda guerra mondiale. “Le persone ci dicevano che Los gringos, gli americani, avevano lanciato questi ordigni micidiali… L’uso dell’energia atomica a scopo di guerra è qualcosa di immorale!“, dichiara il Pontefice, per poi continuare a raccontare: “Una volta adulto, da gesuita, avrei voluto fare il missionario in Giappone, ma non mi fu dato il permesso di andarci a causa della mia salute. Chissà, se mi avessero mandato la mia vita avrebbe imboccato una strada diversa…“.

Papa Francesco
Papa Francesco

Forse dopo il Giappone il missionario Jorge Bergoglio non sarebbe diventato Papa, ma c’è stata anche una donna che ha messo in seria difficoltà la vocazione del Pontefice. “Al matrimonio di mio zio – ha infatti raccontato il Santo Padre – sono rimasto abbagliato da una ragazza. Mi fece davvero girare la testa per quanto era bella e intelligente. Per una settimana ebbi la sua immagine sempre nella mente e mi difficile riuscire a pregare! Poi per fortuna passò, e dedicai anima e corpo alla mia vocazione“.

Papa Francesco: “Mi accusarono di essere comunista perché parlo spesso di poveri

Papa Francesco ha poi raccontato della sua insegnante, “una comunista di quelle vere, che mi ha insegnato tanto politica“, insegnamenti non perseguiti però non perseguiti dal pontefice durante la sua carriera. “Qualcuno, dopo la mia elezione a Papa, ha detto che parlo spesso dei poveri perché anche io sarei un comunista o un marxista” ha confessato il Pontefice. Lungo e preciso anche il racconto del periodo del golpe in Argentina, vissuto in prima persona da Jorge Bergoglio.

Papa Francesco
Papa Francesco

Anni duri, in cui il Santo Padre, all’ora ancora sacerdote, aiutò giovani a fuggire dall’Argentina e dalla pena di morte. I rischi erano tanti, i servizi segreti lo seguivano e lo spiavano, ma Bergoglio sopravvisse, al contrario della sua amata insegnante. “Un genocidio generazionale“, questa la definizione del pontefice, che nel 2010 venne anche interrogato come persona informata dei fatti per il processo dei crimini di guerra durante il regime: “L’interrogatorio durò 4 ore e dieci minuti e le domande furono tantissime. Qualcuno poi mi disse che il governo argentino voleva mettermi il cappio al collo. Non ci sono riusciti perché io ero pulito“.

Papa Bergoglio sulle coppie omosessuali e l’aborto

Il Papa ha definito gli abortisti dei “killer prezzolati“, definendo lo stesso aborto un “omicidio, un atto criminale. Significa scartare, eliminare una vita umana che non ha colpe“. Molto più progressista sul tema della benedizione delle coppie omosessuali e di chi non si professa eterosessuale. “Dio ama tutti, soprattutto i peccatori. Immagino una Chiesa madre, che abbracci e accolga tutti, anche chi si sente sbagliato e chi in passato è stato giudicato da noi” ha dichiarato il Papa, sottolineando: “Gesù andava spesso incontro alle persone che vivevano ai margini, ed è quello che la Chiesa dovrebbe fare oggi con le persone della comunità Lgbtq+“.

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