Papa Francesco, la bara sarà accolta a Santa Maria Maggiore da poveri, migranti e rifugiati

Si è deciso che il corteo funebre procederà "a passo d'uomo", così da permettere "alla gente di salutarlo", come dichiarato dal direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. La diretta tv seguirà tutti e sei i chilometri del corteo, ma la cerimonia della tumulazione sarà invece un atto riservato

20 Min di lettura

La Sala Stampa vaticana ha rilasciato alcuni dettagli del funerale di Papa Francesco, che si svolgerà sabato 26 aprile alle 10 alla Basilica di San Pietro. Alle 20 di domani il feretro sarà chiuso e 14 ore dopo avranno inizio le esequie. Il Pontefice ha espresso la volontà di essere sepolto a Santa Maria Maggiore, per cui il Vaticano e lo Stato italiano hanno dovuto organizzare il corteo che accompagnerà la salma tra le due Basiliche.

Si è deciso che il corteo funebre procederà a passo d’uomo“, così da permettere “alla gente di salutarlo“, come dichiarato dal direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. La diretta tv seguirà tutti e sei i chilometri del corteo, ma la cerimonia della tumulazione sarà invece un atto riservato. All’arrivo del feretro a Santa Maria Maggiore, sarà presente sui gradini che portano alla Basilica un gruppo di poveri e bisognosi, così come migranti e rifugiati.

La delegazione sarà composta da soccorritori e migranti rifugiati torturati e fuggiti dai lager libici, come spiegato dalla Ong Mediterranea. Dal domenica 27 aprile, invece, sarà possibile per i fedeli visitare la tomba del Santo Padre all’interno della Basilica.

La tomba dove sarà tumulatala la bara di Bergoglio e che sarà il luogo del nuovo pellegrinaggio di fedeli, è stata realizzata secondo il volere del Santo Padre. Quindi, marmo dalla Liguria, terra dei nonni e la sola iscrizione “Franciscus“, oltre alla riproduzione della croce pettorale che lo ha accompagnato per i suoi 12 anni e 39 giorni di pontificato ed è stata ricavata da un loculo dalla navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della Basilica di Santa Maria Maggiore, nei pressi dell’Altare di San Francesco.

La situazione alla Basilica di San Pietro

Fedeli e pellegrini stanno riempendo Piazza San Pietro, che dalle 8.00 di ieri mattina accoglie coloro che desiderano pregare di fronte al feretro che è stato esposto al termine del rito della Traslazione della salma, ovvero il trasferimento dalla Cappella di Casa Santa Marta, dove il Pontefice ha celebrato messa per tutto il suo pontificato, alla Basilica di San Pietro. Secondo la Sala Stampa vaticana sono circa 61mila le persone che si sono recate nella Basilica di San Pietro dalle 11 di ieri alle 13 di oggi per rendere l’ultimo saluto al Pontefice.

La lunga fila dei fedeli è proseguita anche nella notte. Poco dopo la mezzanotte, quando si era deciso che la Basilica avrebbe chiuso, i fedeli in piazza erano ancora migliaia. Si è deciso, dunque, di lasciare aperto San Pietro a oltranza, per permettere a tutti di omaggiare Papa Francesco.

La Basilica è stata chiusa alle 5 e 30, ma ha riaperto alle 7 per dare inizio ad una nuova giornata di visite e folle. Ieri, la fila di fedeli cominciava già da metà via della Conciliazione, con attese superiori alle 4 ore. La fila che va da piazza Risorgimento a Porta Angelica è lunga al momento due chilometri. I fedeli non sembrano comunque spaventati dalle lunghe attese.

Il percorso per l’arrivo della bara a Santa Maria Maggiore

Intanto si riflette sul possibile percorso che la bara del Pontefice compirà a seguito delle esequie per arrivare a Santa Maria Maggiore, dove sarà sepolto. Il viaggio durerà sei chilometri e attraverserà le vie del centro di Roma, sotto lo sguardo attento delle forze dell’ordine. Al momento non vi sono ancora certezze sull’itinerario completo, ma non si esclude possa prevedere il passaggio per i luoghi più simbolici della città.

Tra le ipotesi, il feretro di Bergoglio potrebbe passare per corso Vittorio per poi attraversare piazza Venezia, i Fori Imperiali fino al Colosseo, imboccare via Labicana e via Merulana per poi raggiugere la basilica nel quartiere Esquilino, dove avverrà la tumulazione. Per rendere la situazione maggiormente gestibile è stato decido di tenere le scuole di Roma chiuse il 26 aprile, come confermato dall’l’Ufficio scolastico regionale del Lazio.

Il rito della traslazione del corpo di Papa Francesco

La processione ha percorso da Piazza Santa Marta e Piazza dei Protomartiri Romani, dall’Arco delle Campane, uscendo in Piazza San Pietro per entrare nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Dentro la Basilica, il cardinale camerlengo Kevin Farrell celebra la Liturgia della Parola all’altare della Confessione. All’approssimarsi della bara all’ingresso nella basilica vaticana, si è levato un caloroso applauso dalla folla di fedeli che occupa oltre la metà del colonnato berniniano.

Cerimonia di Traslazione della salma di Papa Francesco
Cerimonia di Traslazione della salma di Papa Francesco

Penitenzieri e Guardie Svizzere hanno accompagnato il feretro trasportato lungo il percorso da barellieri e sediari, coloro che in passato portavano il Papa sulla sedia gestatoria e che dai tempi di Giovanni Paolo I, trasportano il Pontefice solo nell’occasione della morte. La processione è accompagnata dal suono delle campane a morto. “Con grande commozione accompagniamo le spoglie mortali del nostro Papa Francesco nella Basilica vaticana“, ha commentato il Cardinal Farrell, ringraziando “il Signore per gli innumerevoli doni che, tramite il suo servo, il Papa Francesco ha elargito al popolo cristiano“.

All’arrivo dinanzi l’altare della Confessione, i sediari pontifici hanno disposto la bara di Papa Francesco su una piccola pedana inclinata, come da volontà espresse da Papa Francesco, e quindi posta su un tappeto a terra, e non sul catafalco come è sempre avvenuto nel passato. Da qui, ha luogo la Liturgia della Parola presieduta dal Camerlengo Farrell.

San Pietro, cerimonia di Traslazione della salma di Papa Francesco
San Pietro, cerimonia di Traslazione della salma di Papa Francesco

Al termine del rito della Traslazione della bara di Papa Francesco, quindi, la salma sarà esposta fino a venerdì sera alla devozione dei fedeli. La Congregazione generale cardinalizia ha stabilito che la Basilica resterà aperta dalle ore 11.00 alle ore 24.00 mercoledì 23 aprile, dalle 7.00 alle 24.00 per quanto riguarda giovedì 24 aprile, mentre, per l’ultimo giorno, venerdì 25 aprile, sarà possibile visitare la salma dalle 7.00 fino alle 19.00.

San Pietro, cerimonia di Traslazione della salma di Papa Francesco
San Pietro, cerimonia di Traslazione della salma di Papa Francesco

Secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarium Romani Pontificis, nell’ultimo giorno di esposizione ai fedeli, dopo la chiusura al pubblico, alle 20 si terrà il rito della chiusura della bara del Romano Pontefice, che sarà presieduta dal Cardinale Camerlengo, Kevin Farrell.

Il funerale

La Congregazione riunitasi ieri al Vaticano ha inoltre fissato al 26 aprile 2025 i funerali di Papa Francesco. Alle 10 del mattino questi si svolgeranno sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la guida del cardinale Decano Giovanni Battista Re. Lo ha comunicato l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche, confermando anche che al termine della celebrazione eucaristica avranno luogo la commendatio e la Valedictio.

A seguito dei funerali, il feretro di Papa Francesco sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione.

Le stime della partecipazione

Per il giorno delle esequie sono attese a Roma circa 200mila persone. La stima è emersa nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, tenutosi nella Prefettura della Capitale. Si prevede, infatti, l’arrivo di almeno 100 delegazioni straniere nella stessa giornata dei funerali. Il presidente Usa dovrebbe invece arrivare venerdì. Numeri confermarti anche da Fabio Ciciliano, Capo Dipartimento della Protezione civile, specificando che per l’elezione del nuovo Pontefice se ne attendono altre 250mila.

Stiamo analizzando i flussi di fedeli in arrivo in Italia e a Roma, – spiega Ciciliano – sulle strade, sui treni, in aereo e in nave, con una particolare attenzione per gli arrivi dal Sud America, soprattutto dall’Argentina“, oltre a monitorare il numero di persone che si spostano nel Paese per adeguare le misure di accoglienza e gestione da parte del Comitato operativo. Difatti, sono “diverse migliaia” gli operatori dispiegati e provenienti da tutte le regioni, in pratica, “abbiamo a disposizione 2.500 persone ogni giorno“.

A detta di Ciciliano, uno dei momenti più delicati sarà quello del corteo che dopo il funerale, se sarà confermata la tempistica, porterà Papa Francesco a Santa Maria Maggiore per la sepoltura. “Un corteo funebre da gestire perché migliaia di persone lungo il tragitto vorranno dare l’ultimo saluto al Papa” spiega il Capo Dipartimento della Protezione civile evidenziando come per pensare ad un evento del genere, occorre andare molto indietro nel tempo e pur sempre con numeri decisamente inferiori.

Progetto senza titolo 2025 04 22T103510.321
Papa Francesco

Le ultime parole di Papa Francesco

I media vaticani hanno reso pubbliche alcune delle ultime parole del Pontefice, rivolte all’infermiere Massimiliano Strappetti, che gli è stato a fianco fino all’ultimo momento. Sembrerebbe che il Santo Padre si sia rivolto a lui dicendogli: “Grazie per avermi riportato in Piazza“, in riferimento a quanto accaduto il giorno prima, lo scorso sabato, quando i due si erano recati nella Basilica di San Pietro per rivedere il percorso da fare il giorno dopo per affacciarsi dalla Loggia delle Benedizioni.

Credi che possa farlo?“, aveva chiesto il Pontefice, proprio poco prima di procedere con quella che poi sarebbe stata la sua ultima uscita pubblica, l’ultima occasione per godere dell’abbraccio della gente, dei suoi fedeli.

Le cause della morte di Papa Francesco

Papa Francesco, Jorge Bergoglio, è deceduto ieri mattina alle 7:35. Il messaggio, letto nella Cappella di Santa Marta dal cardinale Kevin Farrell, non ha però specificato le cause del decesso del Pontefice. Queste sono state rese note alle 20, certificate dal Direttore della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, il professor Andrea Arcangeli, il quale ha riferito che il Pontefice è deceduto a causa di un ictus cerebrale, che lo ha fato sprofondare in un coma irreversibile, fino ad un collasso cardiocircolatorio. Questo quanto trascritto anche nel certificato di morte firmato dal Direttore Arcangeli.

La salma del Pontefice si trova al momento nella Cappella di Santa Marta, al piano terra, come reso noto dalla Sala Stampa vaticana. Ieri alle 20 si è svolto il rito della constatazione della morte e la deposizione del corpo nella bara. La celebrazione è durata circa un’ora ed è stata data lettura del certificato di morte. Alla fine del rito si è proceduto al sigillo dell’appartamento di Papa Francesco a Casa Santa Marta e di quello papale al Palazzo apostolico, anche se non è mai stato utilizzato da Bergoglio.

Il testo postumo di Papa Francesco dedicato a vecchiaia e morte

Quasi come un segno, a poco più di 24 ore dalla morte del Pontefice, un testo postumo ha visto la luce oggi, firmato proprio da Papa Francesco. Si tratta di una prefazione al libro del Cardinale Angelo Scola, dal titolo: “Nell’attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia“. Il Santo Padre dedica le sue parole proprio al tema della vecchiaia, ma anche a quello della morte, negando che questa possa essere “la fine di tutto” e ribattendo che invece si trattidell’inizio di qualcosa“.

Un messaggio di speranza che colpisce particolarmente i fedeli in questo determinante momento, ovvero proprio mentre piangono la scomparsa del loro pontefice. La vita eterna, che chi ama già sperimenta sulla terra dentro le occupazioni di ogni giorno, è iniziare qualcosa che non finirà“, scrive Francesco, sottolineando che questo inizio nuovo è legato alla sperimentazione da parte degli uomini dell’eternità.

Prime immagini della salma di Papa Francesco
Prime immagini della salma di Papa Francesco

Il libro a cui Bergoglio ha deciso di dedicare le sue parole è opera proprio di colui che fu suo “avversario” nella corsa al soglio pontificio. “Con queste pagine tra le mani, vorrei idealmente compiere di nuovo lo stesso gesto che feci appena indossato l’abito bianco da Papa nella Cappella Sistina: abbracciare con grande stima e affetto il fratello Angelo“, scrive infatti il Pontefice, sottolineando come il Cardinale con il suo libro sia riuscito a lanciare una luce nuova sull’epoca della vecchiaia, nella consapevolezza che questa può essere vissuta nel rifiuto, oppure nella serenità dell’accettazione.

Se si vive questo tempo della vita come una grazia, e non con risentimento – ha ricordato il Ponteficeebbene, anche la vecchiaia diventa un’età della vita, come ci ha insegnato Romano Guardini, davvero feconda e che può irradiare del bene“.

Il testamento di Papa Francesco: “Seppellitemi in terra”

Miserando atque Eligendo. Nel Nome della Santissima Trinità. Amen“. Questo, l’incipit del testamento di Papa Francesco che è stato diffuso dalla Sala Stampa vaticana insieme alle cause del decesso del Pontefice.

Datato “Santa Marta, 29 giugno 2022“, il testo esprime solamente le volontà del Santo Padre in merito alla sua sepoltura, “sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura“.

La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore“, spiega Papa Francesco esprimendo il desiderio “che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura“.

Una preferenze che era stata più volte nominata dallo stesso Pontefice in diverse occasioni. Quindi, invece di essere sepolto come tutti i Papi del Novecento nelle Grotte Vaticane, Papa Francesco ha indicato che la sua bara sia fuori dal Vaticano, in una cappella sulla navata sinistra della Basilica di Santa Maria Maggiore, a lui particolarmente cara.

Il fondatore dell’ordine dei gesuiti, cui Bergoglio apparteneva, Sant’Ignazio di Loyola, vi ha celebrato la sua prima messa nel Natale del 1538, inoltre rappresenta un luogo dove Papa Francesco si recava in occasione di ogni viaggio all’estero, per pregare la Madonna Salus Popoli Romani, salvezza del popolo romano, di cui era devoto e non lontano dalla quale sarà sepolto.

Inoltre, nel testo Bergoglio chiede che “la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato“. Il sepolcro, dunque, deve essere “nella terra, semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus“.

Per quanto riguarda le spese per la preparazione della sepoltura, il Papa specifica che saranno coperte con la somma del benefattore da lui disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ha provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.

Il Signore – conclude il testamento – dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli“.

Le esequie

I funerali di Papa Francesco si celebreranno fra venerdì e domenica. Il Collegio cardinalizio, che si riunirà questa mattina, sarà chiamato ad esprimersi nella decisione di una data per i funerali, che secondo norme devono cadere tra il quarto e il sesto giorno dopo la data del decesso. Questa sera verranno apposti i sigilli alla camera di Papa Francesco presso la residenza vaticana di Casa Santa Marta.

Il Conclave

Invece, per quanto riguarda l’elezione del successore del Pontefice, è stato reso noto che il Conclave si svolgerà tra il 5 e il 10 maggio. Secondo l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo liturgico che definisce le regole e le modalità di cosa avviene dopo la morte di un Pontefice, il Conclave si svolge infatti tra il 15esimo e il 20esimo giorno dalla morte del Papa. Secondo quanto si apprende, però, questo potrebbe anche essere anticipato.

Le celebrazioni del Giubileo, invece, queste proseguiranno ma sono state invece bloccati i processi per la canonizzazione di Carlo Acutis. Risulta invece annullata la festa musicale al Circo Massimo, prevista per il 26 aprile alle 17. “In unità con tutto il popolo di Dio, la Chiesa cattolica e il mondo intero, nel dolore ci uniamo in preghiera per la scomparsa del Santo Padre Papa Francesco“, si legge infatti in una nota del Dicastero per l’Evangelizzazione nella quale si comunica che invece il Giubilei per degli Adolescenti è confermato.

++Articolo in aggiornamento++

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo