Una bomba ad alto potenziale è esplosa nella notte davanti all’ingresso del municipio di Ottana, un comune di poco più di 2.000 abitanti situato in provincia di Nuoro, causando gravissimi danni all’edificio. La bomba era stata posizionata proprio di fronte al portone d’ingresso, infatti la facciata è malmessa e anche gli edifici interni hanno subito ripercussioni. Le forze dell’ordine sono accorse sul posto e i Vigili del fuoco stanno accertando l’entità danni strutturali all’edificio.
Nuoro, attentato al municipio, Saba: “Sono molto deluso”
Sul posto è arrivato anche il prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi che ha garantito impegno totale per individuare i responsabili e a tale scopo si è augurato di poter contare sulla collaborazione della comunità. In linea generale, secondo una prima stima i danni sono gravi sia per la facciata sia per gli infissi e gli uffici del primo piano.
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Sull’attentato si è espresso il sindaco Franco Saba, che di dice “molto deluso e con me tutta l’amministrazione: Ottana non si merita questo“. Nonostante questo “continueremo a lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi: se qualcuno ha da lamentarsi lo faccia pubblicamente o venga da noi, ci dimostri che non stiamo lavorando bene. Noi continueremo a lavorare fino alla fine“.
Nuoro, la condanna della politica
Una condanna arriva anche dai piani più alti dell’amministrazione dell’isola. “L’esplosione nella notte di una bomba davanti al municipio di Ottana è un vile attacco alla comunità tutta” ha affermato Alessandra Todde, presidente in pectore della Regione Sardegna, che ha commentato su X l’attentato nel centro del Nuorese. “La violenza non può e non deve trovare spazio nella nostra società e nelle nostre comunità. Esprimo vicinanza e solidarietà al sindaco e a tutti i cittadini di Ottana” ha poi conconluso.
Mentre il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, interviene sull’attentato sottolineando la necessità di una risposta collettiva alle minacce alla sicurezza pubblica e al tessuto sociale delle comunità sarde. Poi invita a una riflessione sui valori della convivenza civile e della democrazia: “In questo momento di difficoltà, dobbiamo rimanere uniti e determinati nel contrastare qualsiasi forma di violenza e nell’affermare i valori della democrazia e della convivenza civile“.
“Solidarietà al sindaco di Ottana per il grave atto intimidatorio“, commenta il deputato Pd Silvio Lai. “Si rischia il deserto democratico se il governo perseguita poveri migranti ma non tutela gli amministratori locali”, sintetizza l’esponente dem. “Una bomba sulla porta del municipio che esplode nella notte è una sfida alla democrazia e va respinta in tutti i modi”. Poi la stoccata all’esecutivo: “Farebbe bene il Governo a mantenere le tante promesse sul fronte della sicurezza che sono restate solo negli impegni elettorali. Siamo di fronte ad un Governo che non sembra in grado di tutelare l’ordine pubblico e gli amministratori locali mentre si occupa di perseguitare cortei studenteschi o poveri migranti che fuggono dalle guerre“.
Attentato al Municipio, Sardegna conferma un trend consolidato
In Sardegna gli amministratori locali sono da anni nel mirino di azioni che mirano a intimidire, a silenziare ed erodere le fondamenta della democrazia. Sindaci, vice sindaci e assessori sono i più colpiti, con un trend che in Sardegna si mantiene costante. Come dimostrano i numeri del “Report sugli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali” del Ministero dell’Interno, Dipartimento di pubblica sicurezza: 31 in totale nel 2020, 25 nel 2021, 32 nel 2022. Sono invece 28 le azioni mosse contro gli amministratori registrate nei primi nove mesi del 2023, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Numeri che – secondo quanto riporta un’analisi de La Nuova Sardegna – nella classifica delle dieci regioni d’Italia in cui si sono registrati più atti intimidatori nei confronti di amministratori locali, posiziona la Sardegna all’ottavo posto, dopo la Campania, che è prima con 49 eventi, seguita da Lombardia Sicilia, Calabria e Puglia. Dopo la Sardegna, il Piemonte e il Veneto.
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