Le autorità rivedono il bilancio dei morti nel naufragio in Grecia, che sono 78, mentre ieri si era parlato di 79 vittime. Le salme sono state trasferite nel porto
Continuano le operazioni di soccorso della Guardia costiera greca a sud della città di Pylos, nel Peloponneso, dopo il naufragio di un peschereccio in Grecia. Una delle peggiori stragi del Mediterraneo. Le ricerche sono andate avanti tutta la notte, ma non hanno portato a grandi nuovi sviluppi.
Rimane 104 il numero dei superstiti. Nel frattempo, la Guardia costiera, ha chiarito questa mattina, che sono stati recuperati 78 corpi, e non 79 come era stato detto ieri.
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Testimoni: “Naufragio dopo intervento Guardia costiera. 100 bambini nella stiva”
“Ho chiesto a un paziente e mi ha parlato di un gran numero di bambini, circa 100 nella stiva“. Lo ha riferito ai media greci il direttore della Clinica Cardiologica dell’Ospedale di Kalamata dove sono ricoverati alcuni sopravvissuti al naufragio del peschereccio.
Tre superstiti ci hanno raccontato che l’incidente è avvenuto quando la Guardia Costiera greca ha agganciato il peschereccio con una corda e stava provando a trainarlo. Allora, senza un apparente motivo, il peschereccio si è ribaltato”. Lo ha dichiarato all’ANSA Kriton Arseni, rappresentante di Mera25, il movimento politico fondato da Yanis Varoufakis, dopo avere incontrato alcuni superstiti del naufragio sistemati in un magazzino nel porto di Kalamata. I superstiti hanno descritto un tentativo di soccorso della Guardia costiera prima del naufragio.
Cosa è successo ieri in Grecia
Ieri un peschereccio stracarico di centinaia di migranti, forse fino a ‘750’, partito da Tobruk, in Libia, per raggiungere l’Italia, si è capovolto nelle acque dell’Egeo, a 47 miglia nautiche da Pylos nel sud del Peloponneso.
Durante la notte, il via al trasferimento dei corpi recuperati in mare dalle imbarcazioni della Guardia costiera. ai camion adibiti per il trasporto (che erano ad attendere nel porto).
E’ attualmente in corso l’identificazione delle salme, tramite il prelevamento di campioni di Dna.
I sopravvissuti, tutti uomini tra i 16 e i 40 anni, hanno trascorso la notte all’interno di un magazzino del porto. E rimarranno lì in attesa di essere trasferiti in un centro di accoglienza nell’entroterra, forse a nord di Atene.
Stando alle prime testimonianze di ieri, nessuna delle persone a bordo del peschereccio indossava il giubbotto di salvataggio. I vertici dell’Unione europea esprimono il loro cordoglio per la notizia.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen si è detta “profondamente addolorata” e “molto preoccupata per il numero di persone scomparse”, sottolineando la necessità di “continuare a lavorare insieme, con gli Stati membri e i Paesi terzi, per prevenire queste tragedie”.
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