Il banco di prova dell’estate 2022 porta quasi 14 milioni di italiani ad andare in vacanza in questi quattro giorni di stop festivo. È la rinascita del turismo e della ristorazione dopo i danni economici della pandemia
La spesa a tavola degli italiani per andare in vacanza nel maxiponte del 2 giugno è di oltre un miliardo di euro. Lo sottolinea Coldiretti, le cui stime precisano che a beneficiarne non saranno 360mila bar, mense, ristoranti, pizzerie e agriturismi, ma anche 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole.
È la definitiva rinascita del settore del turismo e ristorazione dopo due anni di incertezze continue, fra lockdown, coprifuoco, locali vuoti e personale a riposo.
Sono 14 milioni gli italiani che hanno approfittato del ponte della festa della Repubblica per partire. Fra le mete più gettonate i posti di mare e le città d’arte. Coldiretti precisa anche una piccola crescita nei piccoli borghi. A ciò è collegato il boom della ristorazione, anche grazie alle concessioni di spazi extra esterni ai locali.
Il segnale prepotente della voglia degli italiani di tornare alla convivialità e superare le restrizioni è dato dal fatto che del budget destinato alla spesa in vacanza, circa 1/3 è stato predisposto per il consumo dei pasti.
Italia fra sostenibilità e qualità
È il trionfo del “made in Italy” e dell’ecosostenibilità dell’economia gastronomica. Coldiretti, infatti, annuncia proprio in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente del 5 giugno che l’Italia detiene il primato dell’agricoltura più green d’Europa.
Con più di 80mila operatori e il numero più alto di prodotti Dop/Igp/Stg riconosciuti il nostro Paese si riconferma leader del settore biologico agroalimentare.
È proprio questa consapevolezza che sta facendo nascere negli italiani il desiderio di muoversi all’interno dei piccoli borghi, dove nasce oltre il 92% delle produzioni tipiche nazionali e dove risiede l’antica ricchezza delle tradizioni culinarie.
A garantire l’accesso anche ai luoghi più remoti della penisola è la rete di 25mila strutture agrituristiche, spesso a conduzione familiare e isolate dai frenetici contesti urbani. «Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo è la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato ristruttura incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi, ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici, naturalistici o wellness», conclude Coldiretti.