Matteo Zuppi, la pace “Dipende da ognuno di noi”

Il cardinale Matteo Zuppi si è espresso, davanti a mille giovani europei, in merito alla pace: un argomento più attuale che mai e che dipende da ognuno di noi

Redazione
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Il cardinale Matteo Zuppi ha parlato alla veglia di preghiera per la pace a mille giovani europei di un argomento che, più di molti altri, tocca i nostri giorni. Ha detto il Cardinale che l’amore vince sulla guerra. “In questi giorni così belli, dove viviamo una città amica e capiamo che tutte le città possono diventarlo, giorni di incontro, di ascolto, di discussione, di tanta gioia e di impegno, capiamo che la pace è possibile, che un mondo di amore non è un sogno romantico, ma una realtà che ci fa fare tante cose che nessun0 pensava avrebbe fatto o che ne fosse stato capace”, queste le parole dell’inviato del Papa in Ucraina, a Padova nella Basilica di Sant’Antonio.

Zuppi alla veglia di preghiera: “L’amore vince il male”

A promuovere tale iniziativa, che ha visto anche la partecipazione di 70 ucraini, è stata la Comunità di Sant’Egidio tramite il movimento Giovani per la Pace. “Siamo tutti strani noi o è strano un mondo che non sa più cosa vuol dire amare. L’amore vince il male, ma con tanta passione, anche sacrificio”, ha sottolineato Zuppi. Il cardinale ha poi voluto spiegare come la guerra rimanga il male più grande che, con il passare del tempo, si trasforma in una macchina che distrugge tutto a causa della complicità e l’unico modo per fermarla è unirsi tutti insieme.

Matteo Zuppi
Matteo Zuppi

Da qui nasce l’importanza dell’amore, un sentimento che riesce a produrne altrettanto, ma allo stesso tempo prende forma la pericolosità del male che dà vita ad altro male. La pace dipende da ognuno di noi. Inizia da me. Aboliamo la guerra e le armi dentro di noi e tra di noi. Non vogliamo starcene in pace quando intorno c’è la guerra! Sarebbe da folli! Accenderemo delle luci ricordando i tanti paesi dove c’è la guerra. E la guerra continua sempre nel cuore e nelle menti, non finisce con il cessare il fuoco”, così ha voluto chiudere Matteo Zuppi, presente alla quarta edizione della Soft Power Conference.

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